USB ILVA TARANTO:
SE RIVA NON RISPETTERÀ LE DECISIONI DELLA MAGISTRATURA L'UNICA SOLUZIONE È LA NAZIONALIZZAZIONE
Proponiamo grande manifestazione a Roma
contro l’azienda e contro il governo
Allo sciopero di ieri 27.10.2012, dichiarato da USB Lavoro Privato, hanno aderito migliaia di Lavoratori che hanno partecipato all’Assemblea davanti alla Portineria A.
Come USB abbiamo sottolineato con forza che questa azione non ha avuto e non vuole avere alcuna relazione con lo sciopero indetto da Uilm e Fim.
USB non sciopera contro la magistratura e non strumentalizza la crescente preoccupazione dei lavoratori e propone di organizzare rapidamente una grande manifestazione a Roma per dimostrare che i protagonisti principali di questa vertenza sono proprio lo Stato ed il Governo.
Lo sciopero di USB è stato contro l'azienda, che per decenni ha fatto profitti senza spendere un euro per bonificare e ristrutturare lo stabilimento, per la salute dei lavoratori e per quella di tutti i cittadini di Taranto, per difendere occupazione e salario. Ma è anche contro il Governo che sembra più preoccupato di non mettere ulteriormente in difficoltà i Riva piuttosto che della salute di una città, dell'occupazione e del rispetto delle decisioni della magistratura.
Come USB abbiamo ribadito che se la proprietà non ottempererà alle disposizioni dettate della magistratura, dovrà essere lo Stato ad intervenire attraverso la nazionalizzazione dell'azienda. Un esproprio senza indennizzo che, facendo anche pagare ai Riva gli ingenti danni prodotti, assicuri la continuità completa del salario per tutti i lavoratori, compresi quelli dell'indotto, e realizzi in tempi rapidi e certi la bonifica, la ristrutturazione e il riavvio della produzione in condizioni di completa sicurezza per l'intera città e per gli stessi lavoratori.
Se è vero che l'acciaio è una risorsa indispensabile per il Paese, come hanno più volte ripetuto alcuni membri del Governo, allora è lo Stato che deve farsi parte attiva, riassumendo quel ruolo industriale diretto che aveva sino a pochi anni fa in questo settore e soprattutto assumendosi la responsabilità di affrontare con determinazione un problema che soltanto l'intervento pubblico può concretamente risolvere.
Per queste ragioni e con questi obiettivi nelle prossime ore sarà deciso il giorno della Manifestazione a Roma.
Come USB ci impegneremo affinchè questa iniziativa ricompatti i Lavoratori dell’Ilva, oggi confusi e divisi dalle facili e continue strumentalizzazioni messe in atto da padroni e sindacati complici, ed i Cittadini di terra ionica.