Con il governo Meloni è ritornata la minaccia del Ponte sullo Stretto di Messina, questa volta sponsorizzata dalla Cisl che si dice favorevole alla realizzazione del ponte, definito “un’opera necessaria che unifica la Sicilia all’Europa”.
Sabato 17 giugno i No al Ponte sono stati protagonisti di una grande manifestazione con un imponente corteo che ha riempito le strade di Torre Faro, con manifestanti provenienti non solo dal Messinese, ma anche da altre parti della Sicilia e della Calabria. Per l’USB, che ha dato l’adesione nazionale alla manifestazione, presenti delegazioni dalla Calabria e dalla Sicilia, nutrita la presenza catanese con USB Pubblico Impego e Federazione del Sociale.
Concludendo la manifestazione, dopo oltre due ore di corteo, si sono succeduti gli interventi al microfono dei rappresentanti delle organizzazioni che avevano aderito all’iniziativa. Per l’USB ha preso la parola Orazio Vasta della Federazione del Sociale Catania che ha denunciato il ruolo ipocrita di Cgil e PD presenti al corteo: “La Cgil è favorevole al Tav e viene a Messina a protestare contro la realizzazione del Ponte. Il PD, il partito della guerra, è qui a manifestare contro il Ponte che sarebbe prima di tutto un passaggio viario privilegiato per la NATO e le stesse forze armate dello stato italiano. L’unica reale opposizione alla realizzazione del Ponte c’è già, ed è la resistenza del popolo sfruttato siciliano”.
Federazione del Sociale USB Catania