RICATTANO I RIFUGIATI CON 500 EURO di buona uscita (SIC!) TUTTI IN PIAZZA PER IL DIRITTO ALL’ABITARE E ALL’OSPITALITA’ PER TUTTI La decisione del Ministro dell’interno, di dare un contributo di 500 euro, è una scelta miope e fuori da ogni logica di accoglienza e tutela dei rifugiati, dei richiedenti asilo e dei profughi La macchina denominata “Piano Emergenza Nord Africa”, un vero giro d’affare sulla pelle dei profughi, è costata complessivamente 1 miliardo 300 milioni di euro. Una cifra scandalosa se consideriamo che molti profughi hanno vissuto in condizioni vergognose e disumane. Di fatto tutto ciò ha aperto una vera corsa da parte di persone senza scrupoli alla capitalizzazione del disagio al mero scopo di arricchirsi sulla pelle dei profughi. Rimandiamo al mittente i 500 euro, perché la vita della persona fuggita dalle guerre non viene tutelata né salvaguardata attraverso questo percorso indegno di uscita*!! Pertanto invitiamo tutti alla mobilitazione insieme ai rifugiati e ai profughi, portando PENTOLE E TAMBURI per dare
VOCE E DIGNITÀ' A QUESTA CAUSA!!
APPUNTAMENTO SOTTO LA PREFETTURA PIAZZA CASTELLO-TORINO LUNEDI, 11 MARZO ORE 9.00
Movimento rifugiati/Profughi
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“La decisione del Ministro dell’interno, tramite circolare dello stesso ministero, di un contributo di 500 euro, chiamato “misure per favorire percorsi di uscita” è una scelta miope e fuori da ogni logica di tutela dei richiedenti e dei profughi”. Questo il grido d’indignazione di Soumahoro Aboubakar, Responsabile Nazionale Immigrazione dell’Unione Sindacale di Base (USB), riguardo alla circolare di chiusura del Piano di Emergenza Umanitaria Nord-Africa. “Sono giorni di terrore per i richiedenti asilo e profughi su tutto il territorio nazionale. Perché si sperava che l’incubo da loro vissuto in contesto di conflitto come la Libia, la Tunisia, la Costa d’Avorio, ed il Mali fosse giunto a termine una volta arrivati in Italia. Invece il calvario per loro continua nell’indifferenza e nella disorganizzazione politica dell’Italia sul tema dei rifugiati. Una situazione di disagio e di abbandono, che probabilmente, ha portato un giovane ivoriano a darsi fuoco nei giorni scorsi all’aeroporto di Fiumicino ” sostiene Soumahoro “Rimandiamo al mittente i 500 euro, perché la vita della persona fuggita dalle guerre non viene tutelata ne salvaguardata invitandola a questo percorso indegno di uscita. Per questo metteremo in campo, insieme ai rifugiati e ai profughi, iniziative clamorose contro questa misura” Continua Soumahoro “Organizziamo queste lotte anche per gli operatori precari e mal pagati delle strutture di accoglienza, che in molti casi oltre ad essere sfruttati dalla maggior parte delle cooperative che gestiscono il mare magnum miliardario dei fondi stanziati mesi orsono, ora rischiano il licenziamento, la cassa integrazione in deroga e di ritrovarsi abbandonati per strada come gli ospiti dei centri” conclude il sindacalista