Si è tenuto questa mattina, alla presenza di una dirigente del Ministero del Lavoro, un incontro tra USB e INAIL (rappresentata da Tomasini, Iodice, Figliomeni, Parisi) per esperire il tentativo di conciliazione obbligatorio finalizzato a verificare la possibilità di un incontro tra le parti e scongiurare la prosecuzione dello stato d’agitazione e la proclamazione dello sciopero.
I motivi dello sciopero portati al tavolo da USB sono il malfunzionamento delle procedure informatiche con l’introduzione dei nuovi applicativi operativi, causa di continua interruzione del servizio pubblico, di crescente conflittualità con l’utenza e di stress lavoro correlato per i lavoratori; la violazione di numerosi obblighi previsti dal Dlgs 81/80; la carenza di personale a fronte del continuo aumento dei carichi di lavoro.
L’Inail, pur non negando più l’esistenza dei problemi sulle procedure, continua a minimizzarne la portata e il disagio organizzativo che le ricadute di questi provocano ai lavoratori e alle lavoratrici quotidianamente. Per l’Inail i giorni di blocco delle procedure sono stati solo 4 tra gennaio e febbraio e attengono comunque a quello che è stato definito un “normale periodo di transizione” verso il nuovo e definitivo sistema; più che esaustiva viene reputata la formazione effettuata a botte di manuali con centinaia di pagine e con ben “14 eventi live” e tutorial. Non risultano alla direzione dell’Inail particolari criticità legate all’Agenda sanitaria mentre per SGP, in sperimentazione in 22 sedi, si è provveduto in alcuni casi al ripristino totale del sistema precedente. L’Inail tiene poi a precisare che sono stati sospesi gli obiettivi di performance per le sedi che hanno subito un rallentamento per il malfunzionamento di SGP.
Le già deboli giustificazioni dell’Inail si sono infrante di fronte all’implacabile e puntuale elenco fatto da USB che, punto per punto, ha messo in evidenza tutti i malfunzionamenti delle procedure oltre a rimarcare lo scollamento che vivono i dirigenti della sede centrale e l’atteggiamento poco rispettoso nei confronti dei lavoratori.
Troviamo oltremodo grave che gli obiettivi di performance siano stati, doverosamente, interrotti solo per quelle 22 sedi oggetto di sperimentazione di SGP e non per quelle in cui le attività quotidiane sono ferme, con inevitabili ripercussioni sulla lavorazione delle pratiche, per il malfunzionamento dell’agenda sanitaria. A ulteriore riprova, se ancora ce ne fosse bisogno, dell’interesse che nutre l’Inail per le aree sanitarie!
È stato spiacevole assistere al disinteresse dell’Inail nei confronti dei lavoratori e dell’utenza, quest’ultima mai praticamente nominata, nonostante dovrebbe essere il primo pensiero di chi eroga un servizio pubblico.
In mancanza di una reale volontà di farsi carico dei problemi vissuti quotidianamente dai lavoratori e lavoratrici l’USB ha dichiarato fallito il tentativo di conciliazione. Prosegue quindi lo stato d’agitazione: la proclamazione dello sciopero è a questo punto subordinata alla valutazione su quanto emergerà nella riunione del 15 febbraio, tra INAIL e sindacati, convocata proprio sul tema delle procedure.
Coordinamento Nazionale USB INAIL