A margine dell’incontro programmato lunedì 26 sull’attività dell’Istituto in merito alla sorveglianza sanitaria, si è tenuto un breve scambio con l’Amministrazione che, come anticipato nel comunicato USB di venerdì scorso, ha rapidamente affrontato alcuni aspetti emersi con le ultime note del Direttore Generale, riguardanti l’organizzazione del lavoro durante l’emergenza epidemiologica e lo svolgimento dello screening per i lavoratori presenti in sede.
Un primo esame parziale, che non ha esaurito la discussione che – su richiesta di USB PI e delle altre OOSS – dovrà proseguire con la convocazione urgente del tavolo nazionale sul lavoro agile da parte della Amministrazione.
LAVORO AGILE
In merito allo S.W., USB PI ha ribadito la necessità di un confronto complessivo sul lavoro in remoto, sui diritti e doveri ad esso collegati, sull’impianto normativo e su quello economico. Troppi i temi oggetto di discussione e da troppo tempo: sul piano organizzativo occorre mettere mano alla definizione delle attività smartabili; sul piano normativo occorre riaffermare il diritto a fruire dei permessi ed assenze orarie e definire la durata massima della prestazione lavorativa giornaliera insieme al diritto alla disconnessione. E ancora sul piano economico, per esempio, va riconosciuto il diritto al buono pasto e al compenso straordinario per le eventuali ulteriori ore lavorate.
Per questione di tempo, sono state fornite solo alcune risposte; in particolare sul riconoscimento dei permessi durante il lavoro agile, l’Amministrazione ha riportato il recente parere dell’Aran che ha stabilito che “anche nella modalità lavorativa agile risulterebbe possibile la fruizione dei permessi su base oraria previsti dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro vigente”, laddove l’esigenza di fruire del permesso non risulti compatibile con l’obbligo di contattabilità in predeterminate fasce orarie e tale esigenza non possa essere soddisfatta al di fuori di tali fasce orarie. Mentre in merito alla flessibilità oraria e la rotazione del personale in presenza, la risposta dell’Amministrazione è stata quella di riferire quanto stabilito per la Direzione generale.
DIREZIONE GENERALE
In D.G. la rotazione in presenza si dovrà svolgere su base quindicinale, prevedendo -per i presenti in ufficio- la possibilità di utilizzare il ricorso al lavoro agile (a giorni e a ore), mentre per i lavoratori che -nella rotazione quindicinale- sono in S.W. non sarà possibile alcun accesso in ufficio; in sostanza, per ogni turno di due settimane, l’accesso in ufficio sarà consentito al solo gruppo di lavoratori che sarà stato sottoposto allo screening all’inizio del periodo considerato, mentre per il secondo gruppo di lavoratori la prestazione lavorativa si dovrà svolgere esclusivamente con modalità S.W.
Va da sé che, nel rispetto della volontarietà, chi sceglierà di non sottoporsi al tampone non potrà accedere alla Direzione generale per lo svolgimento dell’attività lavorativa in presenza.
Nel frattempo nelle ultime ore è emerso che in Direzione generale, pur essendo stati rilevati alcuni casi positivi, non si è ritenuto necessario procedere con la sanificazione degli ambienti, per il tempo ormai trascorso tra la rilevazione dei casi (24 ottobre) e l’ultimo accesso in DG dei lavoratori interessati (16 ottobre), cosi come riportato da un’informativa del Direttore Centrale datore di lavoro Dr. Gasperini.
Una decisione che la USB ha stigmatizzato come “sorprendente”, richiamando l’amministrazione anche sulle modalità di esecuzione delle sanificazioni attraverso il personale addetto alle pulizie, non sempre munito degli strumenti idonei anche come propria protezione.
CONVOCARE IL TAVOLO SUL LAVORO AGILE!
Per la USB, l’apertura del tavolo su lavoro agile è urgentissima perché la modalità del lavoro agile potrà coinvolgere fino all’80% del personale riguardando, come ampiamente noto, “tutte le categorie di dipendenti, compresi quindi sanitari, ispettori, assistenti sociali, professionisti e tecnici e addetti alle attività di sportello”.
Se da novembre, come crediamo, inizieranno le rotazioni SETTIMANALI / BISETTIMANALI, vanno prioritariamente sciolti una seri di nodi, dettando a tutti regole di comportamento per ottenere una uniformità di interpretazioni e modi di agire, a partire dalla necessità di attivare un’informativa chiara ed esplicita alle OOSS RSU preventivamente all’adozione dei piani di turnazione, in modo da permettere un efficace intervento delle OO.SS. ed RSU ed una possibile condivisione delle scelte.
Nelle conclusioni l’Amministrazione ha aperto alla possibilità di diramare una nota di istruzioni, richiesta insistentemente da USB, riguardante la flessibilità spettante al lavoratore in sede (flessibilità da intendersi anche nel senso che nella settimana o nelle due settimane di presenza in sede, il lavoratore non debba necessariamente accedere tutti i giorni ma solo nei giorni di effettiva necessaria presenza) e sulla flessibilità oraria per il lavoratore agile (sulla scorta del recente parere emesso da ARAN al riguardo).
SCREENING
In merito allo screening citato nella nota del Direttore Generale del 22 ottobre, su richiesta della USB, l’Amministrazione ha chiarito che lo screening rispetterà la volontarietà, avendo scelto come modalità di rilevazione il test rapido antigenico, rispetto ai test sierologici, potendo così consentire la rilevazione della contagiosità.
LAVORATORI COCOCO
USB ha poi chiesto chiarimenti sulla situazione dei lavoratori CoCoCo, che dovrebbero essere coinvolti nel Triage e nello screening, attività da considerarsi ad alto rischio, senza tuttavia avere alcuna copertura assicurativa, come tutti i colleghi dell’istituto con rapporto a tempo indeterminato.
Argomento su cui l’amministrazione ha detto di non avere competenze, rinviando alle norme vigenti ed eventuali deroghe, sottolineando inoltre che neanche le polizze assicurative di tipo privato riconoscono ed hanno coperture per il contagio.
Una modalità che realizza brutalmente una inaccettabile disparità di trattamento tra lavoratori che svolgono fianco a fianco, con assoluta dedizione, il medesimo rischioso lavoro.
Sul piano politico, l’Amministrazione ha garantito che si sta movendo per la loro stabilizzazione fino a dicembre 2021, precisando infine che la particolarità di questo tipo di rapporto di lavoro prevede la rilevazione della presenza giornaliera ed oraria e non contempla assenze a nessun titolo, prevedendo tuttavia anche per loro il ricorso allo S.W. su autorizzazione del proprio responsabile.
Tante questioni sul tappeto: urge quindi la convocazione del tavolo per mettere finalmente alcuni punti fermi e dare le giuste risposte ai lavoratori dell’Istituto.
Roma, 27 ottobre 2020 USB PI INAIL
Coordinamento Nazionale