(26/22) Ancora una volta, come USB denuncia da anni, si arriva alla resa dei conti del consuntivo della “performance” dell’Inps con alcune sedi che non hanno raggiunto tutti gli obiettivi.
La Direzione Regionale Sardegna e la Sede di Cagliari non hanno raggiunto il parametro 110 per l’incentivo ordinario. Per quello speciale sei sedi - Regionale Basilicata, Matera, Ferrara, Rimini, Latina e ancora Cagliari - verranno penalizzate con una riduzione al 90% e due - Oristano e ancora Regionale Sardegna - addirittura all’80%.
Tutto questo malgrado l’impegno straordinario dei lavoratori – tante volte riconosciuto e sbandierato insieme agli eccellenti risultati – in uno stato di emergenza aggravato dall’Amministrazione con l’attivazione del “reassessment”. Senza contare i pensionamenti e, in alcuni casi, la carente organizzazione del lavoro.
Durante la riunione tenutasi nel primo pomeriggio di lunedì 14 abbiamo avuto la conferma dei dati tecnici che l’Amministrazione ha dichiarato definitivi ma che potrebbero essere oggetto di valutazioni politiche.
Nel nostro intervento, abbiamo rilevato come alcuni casi di penalizzazione fossero preannunciati da problemi organizzativi risalenti agli anni precedenti e che in alcuni casi avevano già determinato tagli dell’incentivo.
Abbiamo denunciato come, nonostante il pregresso, la direzione di queste sedi abbia proceduto con noncuranza sulla strada che aveva già procurato danni, penalizzando il personale.
Abbiamo ricordato che il pessimo “reassessment” ha incrementato le difficoltà delle sedi che avrebbero potuto recuperare a fine anno e che la drastica diminuzione del personale in molti casi (in particolare nelle sedi piccole) ha influito più negativamente che in altri sugli obiettivi di qualità.
La fredda determinazione dell’Amministrazione nell’esposizione dei numeri ha rivelato l’assoluta impermeabilità a qualsiasi argomento portato al tavolo e la volontà di far pagare il conto come sempre ai lavoratori, impegnati in prima linea ogni giorno a fare dell’Inps un ente “utente-centrico”, efficiente ed efficace, NONOSTANTE scelte organizzative sbagliate.
Ancora una volta si prospetta una situazione inaccettabile. USB rilancia l’invito a tutti lavoratori – non solo quelli delle sedi penalizzate - a reagire, impedendo che malagestione, carenza di personale e una pessima riorganizzazione imposta dall’Amministrazione generino ancora una volta ingiustizia e disparità di trattamento, penalizzando i lavoratori al di là del loro contributo fornito per il raggiungimento dei risultati.
Basta con questi giochetti con i soldi dei lavoratori e con la ricerca di sempre diversi - ma talvolta uguali - capri espiatori. E’ una questione soprattutto di dignità. Serve una volta per tutte una presa di posizione politica responsabile e rapida dei vertici.