Lavoratori,
a seguito di una nostra richiesta di incontro, giovedì scorso si è tenuta una riunione tra il comando e le organizzazioni sindacali presso il Comando di Padova.
Molteplici i punti all’ ordine del giorno.
Il primo argomento verteva sull’ evolversi della situazione emergenziale in centro Italia, che ha comportato un potenziamento del personale da inviare, fino ad arrivare ad un massimo di 16 unità.
E’ stato ribadito che la programmazione degli avvicendamenti è spesso fumosa e con varie discrepanze di richiami tra il vario personale ( sia per il richiamo dal salto programmato, che le partenze per i cambi personale), al che il dirigente ci ha informati di aver delegato 2 funzionari a monitorare la rotazione del personale per renderla più corretta ed uniforme possibile e inoltre, a seguito delle nostre richieste, è stata creata nella intranet del comando una cartella in cui è elencato il personale inviato in missione, quello richiamato in servizio e tutti gli atti relativi all’ emergenza, in modo da rendere gli avvicendamenti il più trasparenti possibili.
Ad ogni rimodulazione regna il caos con i capi servizio che si recano in centrale e da li inizia il walzer delle telefonate alla disperata ricerca di personale quando basterebbe, sulla falsa riga dei servizi di vigilanza, una ricognizione atta ad individuare il personale disponibile per gli avvicendamenti, in modo da poter definire una turnazione corretta, trasparente ed uniforme, con una conseguente equanime rotazione delle unità operative richiamate dal salto programmato.
E’ stato fatto notare che alcuni accordi decisi nella scorsa riunione sono stati disattesi, in quanto è nuovamente stato inviato in qualità di autista, personale con mansioni di capo turno o capo distaccamento creando alcune criticità.
Parlando del secondo punto all’ oggetto della riunione, l’ accreditamento straordinario del 30 dicembre, per la manutenzione degli automezzi e l’ acquisto di nuova attrezzatura, il dirigente ci ha informati che entro il mese di febbraio verranno ultimate alcune riparazioni e che, inoltre, è stato possibile ordinare nuove attrezzature, quali lampade antideflagranti, nuove radio portatili ed anche un nuovo banco prova per gli auto protettori.
Sempre a riguardo delle sedi di servizio , siamo stati informati del prossimo inizio dei lavori di ristrutturazione del castello di manovra e del rimodernamento della rimessa del distaccamento di Este. Finalmente possiamo dirlo! Un dirigente che ha preso a cuore la situazione delle sedi di lavoro!
Altro punto della discussione riguardava l’aggiornamento del mansionario di servizio, che uscirà entro fine gennaio dove, in accordo a quanto discusso nella precedente riunione, gli incarichi verranno assegnati dopo che il capo turno avrà interpellato direttamente il personale coinvolto nei vari settori. A questo riguardo USB ha fatto notare al dirigente che alcuni C.S. risultano come preposti in troppi settori contemporaneamente e quindi sovraccaricati di compiti e responsabilità, si chiedeva quindi di poter suddividere meglio i carichi di lavoro.
Il comando ancora una volta ha chiesto alle OO.SS. presenti al tavolo la possibilità di scendere di numero minimo in servizio a 15 unità per la sede centrale.
Proposta rifiutata da tutti tranne che dalla UIL. Come Organizzazione Sindacale abbiamo verbalizzato che se viene stabilito un numero minimo di personale in servizio , al di sotto di quello non si può rimanere per un discorso di sicurezza del personale e buona riuscita degli interventi. Durante le scorse riunioni abbiamo tollerato di scendere fino a 15 in caso di improvvise e impreviste assenze ma, come da tempo si verifica, le unità in servizio sono costantemente sotto le 17 unità, arrivando in alcuni casi a scendere anche a 13 unità per la sede centrale.
Noi crediamo che sotto i numeri minimi non si possa scendere e che nel caso, sia informata ufficialmente la direzione interregionale Veneto attraverso il funzionario di guardia, sul da farsi (chiusura sede, ulteriori autorizzazioni ai richiami, ecc.)
In più abbiamo chiesto di prendere una decisione chiara in merito al distaccamento di Este, che è inutile fornirlo di svariati mezzi di supporto, se poi di fatto, non è possibile garantire anche il personale numericamente adeguato per condurli.
Infine come ultimo punto è stato esplicato l’ art. 28, cioè il pagamento degli straordinari di guida ( retroattivi dal 28 dicembre).
E’ stato chiarito che viene pagato sia in caso di sostituzione programmata, sia non prevista, sia all’ andata che al ritorno dalla sede di servizio abituale. Che per il rimpiazzo deve essere utilizzata la vettura di servizio, salvo il dipendente decida diversamente, per comodità personale, nel qual caso però, non spettano le ore di straordinario.
Nel caso non fossero disponibili mezzi vvf, sarà cura dell’ amministrazione trovare una modalità per trasportare il personale.
Nel caso poi, per espletare un determinato servizio siano necessari 2 autisti per un solo mezzo, entrambi avranno diritto al pagamento delle ore di guida.
Tutte cose sostenute da sempre dalla nostra Organizzazione Sindacale ma che hanno trovato molteplici ostacoli da parte di dirigenti e sindacati molto più interessati a “stare calmi e non agitare le acque” piuttosto che a chiedere il rispetto del contratto nazionale di lavoro.
Il dirigente faceva notare che nelle sedi distaccate, non possono sussistere carenze programmate e nel caso di malattie prolungate, queste dovrebbero essere coperte da assegnazioni temporanee.
La nostra organizzazione sindacale ha però ribadito che, da contratto, non viene prevista la sostituzione immediata per le assenze prolungate e di continuare quindi nelle modalità attuate fino ad ora, cioè con rimpiazzi temporanei anche perché in questo caso sarebbero retribuite le ore di guida e nessuno verrebbe trasferito d’ ufficio.
Abbiamo infine richiesto informazioni in merito ad una nota della Direzione centrale risorse logistiche e strumentali sul servizio mensa che prevede, dal 2018, l’ istituzione del buono pasto in orario serale. Su questo punto USB a livello nazionale ha richiesto un incontro in quanto tema di prerogative sindacali.
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