Si è svolto questo pomeriggio al Ministero dell'Istruzione l’incontro tra l'amministrazione e la delegazione di USB P.I. Scuola, composta da Luigi Del Prete, Flavia Manzi, Silvia Bisagna, Rocco Coluccio e Francesco Marsala, un incontro ottenuto a fronte del presidio in viale Trastevere del 21 ottobre in occasione dello Sciopero Generale.
I temi dell’incontro sono stati quelli che ci hanno portati alle proteste dello scorso anno scolastico, ai forti mobilitazioni dell’estate e allo sciopero generale: mobilità, chiamata diretta, bonus premiale, incremento degli organici e immissioni in ruolo per tutto il personale della scuola, reinternalizzazione dei servizi ATA, carichi di lavoro, supplenze, alternanza scuola lavoro, straordinari e ferie.
Questi argomenti sono stati ripetutamente sottolineati dai lavoratori, che ne hanno rivendicato la forte valenza nel corso delle numerose e affollate assemblee che USB Scuola ha indetto in tutta Italia.
Il Ministero si è mostrato disponibile ad un confronto su alcuni dei temi che abbiamo presentato, in particolare sulla mobilità e sull’annullamento di fasi e sottofasi che hanno portato agli errori più volte evidenziati dai docenti, sulla necessità di garantire le conciliazioni sospese in vista della prossima mobilità e sulla gestione dell’organico dell’autonomia, in particolare dei docenti “potenziatori” al fine di un miglioramento della didattica nelle scuole e del rispetto dei diritti di tutti i lavoratori della scuola.
Per quanto riguarda gli ambiti territoriali, l'amministrazione li considera un punto insuperabile, mentre sulla chiamata diretta e sul suo funzionamento, il Ministero ha comunicato l’avvio di una riflessione sui meccanismi, ma non sulla sua eliminazione come da noi fermamente richiesto.
“Naturalmente, la discussione non si poteva limitare a poche ore di un pomeriggio. Ci verrà a breve comunicata la data del prossimo incontro, per affrontare in modo più approfondito i molti e cruciali punti del documento che oggi abbiamo consegnato” dice Luigi Del Prete, Esecutivo Nazionale Scuola USB. “Quello odierno non è stato che il primo di una serie di tavoli che ci auguriamo possano portare il MIUR a rivedere molti punti della mobilità e a ritirare la legge 107, rivendicazione sulla quale non arretreremo di un millimetro”.
“Nel frattempo prosegue l’impegno a portare avanti il dialogo con i lavoratori attraverso le assemblee nei vari territori, anche a fronte della volontà comunicataci oggi di allargare la consultazione in vista del rinnovo del CCNL che ormai non può più attendere, affiancando il tutto con azioni di lotta che mostrino il disagio quotidiano che si vive nella scuola. Nello stesso tempo USB Scuola continuerà la propria azione informativa sulle ragioni del NO alla riforma costituzionale, fino alla vittoria dei NO al referendum del 4 dicembre" conclude Del Prete.
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