LAVORATORI,
quello che accade nella provincia ternana ha dell’inverosimile; è all'incirca da un mese, causa la rottura del boiler, che manca l'acqua calda presso il distaccamento di Orvieto, ed i lavoratori sono costretti ad usufruire della doccia presso un altro locale al di fuori del luogo principale.
Dopo varie rassicurazioni dell’amministrazione periferica, in merito ad un accredito supplementare da parte del dipartimento che permetterebbe l’acquisto di un nuovo boiler, ad oggi la risposta alle nostre innumerevoli sollecitazioni è stata racchiusa dentro una disposizione che non tiene conto neppure delle norme vigenti sull'igiene nei locali pubblici.
Quindi come leggerete si ci può lavare fuori, asciugare per strada e se si vuole mangiare bisogna organizzarsi, soccorso permettendo, presso la vicina sede centrale (appena 90KM) il tutto a spese dell’amministrazione che di suo non ha soldi per comprare un semplice boiler.
MA COSTA DI PIÙ UN BOILER O FAR SPOSTARE 2 MEZZI PESANTI
AVANTI ED IN DIETRO CON TUTTI I RISCHI CORRELATI???
Chissà se magari qualcuno all’amministrazione centrale abbia di suo un boiler che non usa o che magari gli avanza, in modo da permettere di non sprecare altri fondi in nome della famosa spending review???
In caso si trovasse un donatore (anche anonimo) si prega di contattare la sede di Terni o anche la scrivente O.S. la quale è disposta e fare da tramite per risolvere un problema oggettivo ai lavoratori VVF.