Il protocollo d'intesa sottoscritto dal Ministro Di Paola e Organizzazioni Sindacali presenti nel dicastero prevede di destinare il 25% delle economie derivanti da riduzioni di spesa e dall'attuazione dei processi di riorganizzazione per il riordino della Sanità Militare.
Il risultato raggiunto, a valenza tipicamente sindacale, permetterà un aumento delle somme destinate alla contrattazione integrativa (Fondo Unico di Amministrazione) con modalità da definire in sede di trattativa a Persociv.
La quantificazione delle risorse sarà l'oggetto degli incontri che, coordinati dallo Stato Maggiore delle Difesa, le Organizzazioni Sindacali seguiranno al fine di verificare lo stato di avanzamento del processo di riorganizzazione e l'ammontare delle somme recuperate dal riordino.
Come peraltro puntualizzato dal Sottosegretario Magri presente all'incontro, l'intesa prevede la sua applicazione esclusivamente per il settore della Sanità Militare.
Un punto questo che rispetta pienamente la nostra richiesta di non includere i processi di riorganizzazione derivanti dall'applicazione della legge 244/2003 "revisione dello strumento militare" sulla quale USB Difesa ha sempre dichiarato contrarietà.
Inoltre, il protocollo non contiene alcun riferimento alla destinazione di parte delle risorse alla premialità - DLgs. 150/2009 e DL 98/2008 art. 16 - che avrebbe impedito alla nostra organizzazione di sottoscrivere il documento.
Riteniamo importante evidenziare, al fine di non esaltarne l'importanza, che i protocolli d'intesa esprimono un'intenzione, aprono una strada alla possibilità di realizzare lo scopo che si prefiggono, ma la concretizzazione è un percorso spesso difficile o dimenticato che potrebbe trovare l'immente successore al dicastero delle Difesa indisponibile alla sua realizzazione.