Così come Tito Livio descriveva l’attacco di Annibale alla città di Sagunto, i lavoratori assistono attoniti alle discussioni, a colpi di volantini, da parte dei “firmatutto” mentre l’azienda continua a spremere i dipendenti come meglio crede. L’USB denuncia le nefandezze del CCSL e dell’ergo uas da quando sono stati introdotti. Ricordiamo che questa metrica di lavoro è un allegato vincolante del
CCSL e che noi consideriamo “il male assoluto” per i lavoratori.
Chi vuole davvero difendere i lavoratori può ritirare la firma su quel contratto che, in
pratica, è uno strumento in mano ad FCA utilizzato a proprio piacimento senza la
necessità di avere interlocutori da consultare. Qualsiasi altra ipotesi rappresenta una
sceneggiata per distogliere l’attenzione sull’immobilismo dei firmatari, utile solo a
fare il gioco dello scaricabarile tra sigle, mentre i lavoratori continuano a subire
carichi di lavoro assurdi, l’aumento di patologie dovute ad essi, straordinari, ecc.
Per cominciare, se vogliono essere credibili, denuncino alle autorità preposte, come
facciamo noi da tanto tempo, la cattiva applicazione dell’ergo uas (alcuni anni fa FIM
e UILM lo affermarono in due assemblee specifiche sul tema) e chiedano controlli
sulla veridicità dei DVR stilati su una produzione con mix teorico ma mai reale.
In attesa che tornino ad essere dei sindacati, che rispettino la democrazia sindacale
permettendo ai lavoratori di poter scegliere liberamente da chi farsi rappresentare,
l’USB continua a fare della lotta la propria bandiera poiché unico mezzo democratico
per combattere abusi e rivendicare diritti negati. Noi abbiamo un’altra linea sindacale, non prona, ovvero riteniamo che ridurre gli orari di lavoro e ripartirlo è uno dei modi più efficaci per rispondere ai guasti provocati dalla crisi economica e per far fronte al crescente livello della disoccupazione ed in particolare di quella giovanile.
La Sevel è una locomotiva che viaggia a tutta dritta da anni e ricorre agli straordinari che non si possono più definire tali. Non si può parlare di picchi produttivi quando la produzione è stabilmente in crescita e noi da tempo denunciamo tutto ciò.
Chiediamo nuove assunzioni di giovani del territorio, riduzione progressiva dell’orario settimanale di lavoro, che vengano ripristinati i 40 minuti di pausa giornaliera, che si torni a trattare per aumenti salariali veri e premi di produttività che rispecchino la realtà e non dettati da un metodo di difficile comprensione.
Il re è nudo e il fallimento, a danno dei lavoratori, del CCSL è evidente.
USB dichiara S C I O P E R O, in tutto il sito Sevel, per tutti i
turni di lavoro straordinario previsti per il mese di Ottobre 2018
TURNO A sabato 6 ottobre TURNO B sabato 13 ottobre
TURNO C domenica 7 ottobre