Orario, salario, diritti, stato sociale. In un decennio grazie ai diversi governi, alle scelte di Confindustria, alle politiche dell’Unione Europea ed alla complicità di CGIL CISL UIL il lavoro è sempre più povero e precario. A intere generazioni è precluso il diritto a costruire la propria vita, mentre chi lavora si confronta con condizioni sempre più difficili, tra licenziamenti e attacco continuo ai diritti.
Con il pretesto del debito pubblico e dei dettami della Unione Europea si tenta di liquidare il diritto alla sanità pubblica, all’istruzione. La legge Fornero che ha cancellato le pensioni , grazie all’indecen- te accordo governo CGIL CISL UIL che costringe i lavoratori a fare un mutuo per andare in pensione, resta intatta.
Mentre i contratti nazionali sono ormai strumenti nelle mani delle imprese per imporre un peggio- ramento delle condizioni di lavoro e di vita.
Contratto metalmeccanici a perdere
Lo stesso rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici si avvia a scambiare la ritrovata uni- tà tra FIM FIOM UILM con un salario ridicolo, il welfare contrattuale per aiutare la cancellazione dello stato sociale, l’accettazione integrale degli accordi capestro del 2009 e del 2012 con il loro por- tato amaro su malattia, flessibilità e deroghe. Non solo non si recupera l’inflazione reale ma si restituisce parte del salario ottenuto nello scorso contratto mentre le imprese macinano profitti e incassano i benefici della legislazione Renzi contro i diritti del lavoro.
REFERENDUM: SCONFIGGERE IL DISEGNO AUTORITARIO, RIAPRIRE LA PARTITA
C’è una ragione in più per incrociare le braccia il prossimo 21 ottobre. Il tentativo di Renzi di stra- volgere la costituzione per mettere un uomo solo al comando rappresenta l’altra faccia dell’auto- ritarismo che vogliono imporre ai lavoratori nelle imprese. Per queste ragioni sommergere di NO il governo significa riaprire la partita sociale sulla condizione di milioni di lavoratori e lavoratrici.
USB DICE NO E PROPONE LA MOBILITAZIONE GENERALE
Solo se il mondo del lavoro si riprende la parola le politiche a senso unico di governo e padroni po- tranno essere sconfitte. Il paese può cambiare.
FACCIAMOLO INSIEME
IL 21 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE per la difesa dei diritti del lavoro e dello stato sociale, per difen- dere ed applicare la Costituzione del 1948, per dire basta al governo Renzi e al massacro sociale.
IL 22 OTTOBRE NO RENZI DAY, manifestazione nazionale a Roma per dire NO alla Controriforma Co- stituzionale ed a tutti i suoi autori.
USB LAVORO PRIVATO