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EPNE - Croce Rossa

Informativa sull'incontro di mercoledi 13


 Come annunciato precedentemente, mercoledì13 si è tenuta la riunione richiesta da RdB/UBS per la riapertura della trattativa sui precari di Foggia, nella quale abbiamo evidenziato il mancato rispetto degli impegni presi per la temporanea ricollocazione del personale precario ed evidenziato un forte giudizio negativo sulla gestione della vicenda, anche in riferimento alla poco corretta gestione delle relazioni sindacali in questa fase delicata, cosa che ha comportato forti disagi tra il personale e condizioni attuali di lavoro poco tutelanti per lavoratori che, a causa di errori di gestione e poca perizia, si sono trovati a dover accettare una mobilità forzata al buio. Abbiamo pertanto richiesto chiarimenti nel merito delle motivazioni che hanno indotto a tale situazione e di riaprire il confronto sulla questione precari foggia, considerato che immediate sono le scadenze ed opportuno per noi che il futuro di questi lavoratori sia opportunamente valutato e preventivamente discusso al fine della tutela dei loro diritti e non solo delle esigenze dell’Amministrazione. Infine abbiamo chiesto che in tale confronto fossero coinvolti anche i dirigenti regionali e provinciali dei comitati attualmente coinvolti nelle mobilità anche per poter meglio valutare tutte le concrete possibilità di ricollocazione del personale a scadenza contratto, nella sventurata ipotesi che i tribunali amministrativi non consentano una ripresa del servizio del Cara di Foggia, cosa sulla quale la nostra sigla ha chiesto di impegnare fortemente i legali di CRI, visto l’approssimarsi dell’udienza decisiva, così da ottenere una sentenza positiva e l’auspicato e concordato rientro dei mobilitati nelle originarie sedi di servizio.

La Dott.ssa Ravaioli e il Commissario Rocca hanno voluto ribadire che la scelta della mobilità sulle altre sedi fosse a loro avviso la migliore e che, nonostante la diversità di vedute su questo punto con la nostra O.S., tuttavia ritenevano condivisibile la richiesta di riapertura immediata del tavolo di confronto che si è concordato concretizzare con un prossimo tavolo entro la settimana successiva quella del pronunciamento del tribunale amministrativo e, in ogni caso, non oltre la prima decina di ottobre. In merito alla mancata mobilità verso Trento, Regione nella quale abbiamo ricordato vi è un convenzionamento pluriennale che offriva maggiori prospettive di stabilità dei contratti, cosa che non è garantita nelle altre sedi ora di destinazione,  l’Amministrazione si è giustificata sostenendo che, la Regione Autonoma di Trento richiede una specifica qualifica per poter portare le ambulanze e che tale qualifica si ottiene dopo aver superato un esame e che a tale esame precede un corso semestrale; come RdB/USB abbiamo preso atto, salvo verifica, di tali motivazioni ma abbiamo voluto sottolineare che sarebbe stato opportuno che tale informativa fosse stata data prima e non dopo la firma dell’accordo, così da valutare con la dovuta attenzione le condizioni del trasferimento presso altre sedi, in merito a orari, condizioni di alloggio leggi 104 ecc.. Infatti ad oggi ci risulta che molti siano i disagi dei lavoratori trasferiti, disagi che sicuramente si aggraveranno considerato che il Direttore Regionale del Comitato di Trento ha colto l’occasione per informare che entro la fine del mese, i precari che attualmente alloggiano nella foresteria, dovranno trovarsi un appartamento poiché le pubbliche amministrazioni non sono tenute a fornire alloggi!!! Al danno la beffa? Alla fine dell’incontro si è concordato si tenere il suddetto incontro e la nostra O.S. ha chiesto che allo stesso fossero presenti i dirigenti regionali, per l’approfondimento di tali temi. Su questo punto, vista l’indisponibilità dell’Amministrazione ad allargare la delegazione trattante, si è deciso di rinviare a specifici incontri in sede locale, opportunamente sollecitati e favoriti dalle parti. Infine la RdB/USB ha chiesto che in preparazione della riunione fosse fornita alle OO.SS. la documentazione necessaria a fare tutte le valutazioni del caso per la effettiva tutela dei posti di lavoro e dei lavoratori. In tal senso è stato da noi richiesta una maggiore attenzione affinché si evitino in futuro quei fenomeni di cattiva o mala gestione che, a nostro avviso, stanno fortemente pregiudicando il futuro di Cri e che, laddove non evitati, non sarebbero altro che la conferma del nostro timore che sia in atto, voluto o no, un effettivo smantellamento di CRI in quanto ente pubblico non economico.

 In attesa della fissazione della data dell’incontro facciamo appello ai lavoratori di organizzarsi con le nostre sedi per essere presenti in presidio in concomitanza con lo stesso, provvederemo a sollecitare gli incontri territoriali per le questioni attinenti le problematiche relative alle attuali condizioni dei precari mobilitati, nell’auspicio che anche le altre OO.SS. prendano posizione chiaro e forte a sostegno degli interessi dei lavoratori che difficilmente possono trovare adeguata difesa in una logica meramente concertativa e attendista, che i fatti dimostrano.