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News dal territorio Trasporto pubblico

Informazione per i lavoratori della GTT

Torino,

NON ACCETTIAMO LE SANZIONI SPROPORZIONATE PER IL
MANCATO RISPETTO DELLE FASCE PROTETTE

Seguendo una procedura intimidatoria da tribunale di inquisizione l’azienda sta consegnando sanzioni sproporzionate a tutti i colleghi che hanno contribuito al mancato rispetto delle fasce di servizio minimo durante lo sciopero del 19settembre scorso.Sanzioni che arrivano fino a 2 giorni di sospensione e che ha raggiunto anche colleghi che quel giorno non erano di servizio nelle fasce violate ma che erano presenti al presidio di fronte al deposito Gerbido per dare una ferma rispostaalle provocazioni aziendali.Infatti è bene ricordare che lo sciopero era una necessaria e legittima difesa dei lavoratori al comportamento provocatorio aziendale che si è permessa di fare ciò che non si è mai verificato nella storia aziendale: disdettare autoritariamente e unilateralmente accordi sindacali cancellando diritti acquisiti.Era chiaro a tutti i lavoratori che la forzatura della legge antisciopero avrebbe determinato sanzioni, ma era altrettanto evidente che tale forzatura era una plausibile risposta di legittima difesa nei confronti dell’abuso di autoritàdell’azienda.Un’azienda che oggi dimostra di considerare dei ferri vecchi inservibili quelle stesse organizzazioni sindacali utilizzate fino a ieri per firmare accordi bidone ma di cui ora può fare benissimo a meno perché il modello Marchionneha fatto scuola in tutti i luoghi di lavoro.Al metodo Marchionne quelle stesse organizzazioni sindacali, utili fino a ieri solo a firmare accordi di svendita dei diritti acquisiti, oggi scelgono di rispondere in modo avvilente e pietistico elemosinando firme tra i cittadini per sensibilizzare, dicono loro, i vertici GTT e farli recedere dagli abusi antisindacali.È una scelta avvilente che umilia la storia degli autoferrotranvieri di Torino fatta di dure battaglie per migliorare le condizioni di lavoro e di reddito, conquiste sindacali realizzate non certo con raccolte di firme di cui è immaginabilel’uso che ne farà il sindaco Fassino, mandante principale degli abusi che stiamo subendo e che non ha fatto mancare la sua autorevole copertura politica ai dirigenti GTT nel praticare il metodo Marchionne per cancellare nostri diritti.Alle pesanti sanzioni USB intende rispondere con un ricorso collettivo di tutti i sanzionati e mette a disposizione la tutela legale suggerendo di non accettare “tutele” fornite da quelle organizzazioni sindacali i cui rappresentanti ilgiorno dello sciopero erano presenti al presidio solo per intimidire i lavoratori dissuadendoli dalle forzature.USB, dopo le insistenti ed imbarazzanti notizie sulla parentopoli sindacale in GTT consiglia di evitare l’“assistenza legale” offerta dalle organizzazioni sindacali che ne sono coinvolte ed invita a non impugnareindividualmente la sanzione subita e ad aderire al ricorso collettivo di tutti i sanzionati in una unica causa per fare emergere le gravi provocazioni e responsabilità aziendali che hanno indotto circa 120 lavoratori a forzare le fasce protette.

TUTTI I LAVORATORI SANZIONATI SONO INVITATI A RECARSI NEI TEMPI PIÙ BREVI PRESSO LO STUDIO LEGALE CHE USB METTE A DISPOSIZIONE CONTATTANDO IL NUMERO 3397842580                         E COMUNQUE LA LOTTA CONTINUA CON LE PROSSIME AZIONI DI SCIOPERO PERCHÉ GTT CI DEVE RESTITUIRE I DIRITTI ACQUISITI NEGATI

UNIONE SINDACALE DI BASE LAVORO PRIVATO - SETTORE TRASPORTI

Torino - corso Marconi 34, tel. 011-655454, fax 011-6680433