I lavori del XXI coordinamento regionale USB, al quale hanno partecipato 40 delegati provenienti da quasi tutte le sedi del Lazio, sono stati caratterizzati da una diversa impostazione con ampie e consapevoli assunzioni di responsabilità.
Non si è discusso cioè né trattato di aggiungere nuovi adempimenti ad impegni preesistenti, ma di una più stretta collaborazione tra delegati del pubblico e del privato, partendo da quelle che sono le nostre oggettive peculiarità di cittadini: allargare la visuale e saper tenere sempre la barra del timone diritta, vigilando sulle crepe di un sistema che non potrà reggere. Insomma, farsi trovare pronti.
Dopo un veloce excursus sulle innumerevoli iniziative portate avanti nel corso di un 2012 sicuramente da ricordare (dai 30 seggi ottenuti nelle elezioni RSU ai solitari e frequenti interventi contro il progressivo smantellamento dell’Istituto, dalle coraggiose denunce sulle svariate attività dei vertici dell’amministrazione alla costante difesa dei diritti e del welfare), l’intera regione è stata poi passata al setaccio dalle dettagliate ed in molti casi appassionate relazioni dei delegati.
Dal vivace dibattito che ne è scaturito, sono emersi tra gli altri i seguenti punti, riassunti in un Documento programmatico e ritenuti quali obiettivi prioritari:
· Precise e tempestive comunicazioni con eventuali possibili raccolte firme, specie in questa delicata fase di integrazione con le altre differenti realtà;
· Considerato il palese fallimento del processo di sperimentazione in corso ormai da tre anni, un immediato ritorno alla organizzazione per processi;
· Idonea campagna di sensibilizzazione esterna sulle politiche adottate che hanno portato, di fatto, ad un peggioramento del servizio reso all’utenza;
· Adeguata campagna di sensibilizzazione interna, rivolta in particolare ai titolari di posizione organizzativa, sul risultato di questa riorganizzazione;
· Riconoscimento formale degli adempimenti svolti, relativa attribuzione di competenze per il personale delle aree A e B e doveroso inquadramento;
· Tutela e conservazione dell’orario di lavoro sancite da normativa vigente;
· Maggiore trasparenza negli atti e nei bandi amministrativi della regione a cominciare dalla reiterata richiesta di colloqui da svolgere a porte aperte;
· Sicurezza e stress da lavoro correlato, benessere organizzativo di tutto il personale e particolare attenzione alla emergenza ammortizzatori sociali;
· Reinternalizzazione dei servizi in ottica di risparmio a cominciare da quelli appaltati all’esterno per la sistemazione dei DVR, diffusione della scheda;
· Denuncia complessiva di accordi e intese che hanno portato negli ultimi anni il nostro Istituto allo sfascio attuale (vedi allegato su firme capestro) con il rigetto in toto del pareggio di bilancio e del fiscal compact europeo.
A prima vista questo potrebbe certamente sembrare un programma ambizioso, ma denota al tempo stesso la chiarezza degli obiettivi che ci siamo prefissati e per raggiungere i quali abbiamo però bisogno dell’apporto di tutti e di ciascuno.
Con battaglie di largo respiro a partire dalla prossima manifestazione di sabato 19 gennaio, che ci vedrà in prima fila accanto agli studenti, ai comitati cittadini e ai centri sociali per costruire insieme un futuro migliore per noi e i nostri figli.
Roma, 17 gennaio 2013 (02/13)
Coordinamento Regionale USB INPS Lazio