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Lazio

Inps Lazio. RUOTE DI SCORTA E RUOTINI

Roma,

Comunicato n.17/13 In allegato la lettera

Nell’incontro svoltosi ieri presso la sede regionale dopo 1 anno e mezzo circa si è materializzato d’improvviso l’ENPALS con tutte le sue naturali problematiche. Dopo una presentazione soft alla presenza del gotha dei dirigenti (con l’intento poi naufragato di tranquillizzare le facce decisamente preoccupate dei colleghi ex ENPALS), la direzione regionale si è come al solito sperticata nell’auto elogio del Lazio “regione virtuosa” ai vertici della classifica e pronto per la Champions.
Considerazioni a parte, la successiva precisazione è stata quella che comunque nel riallocare un centinaio di persone è necessario ottimizzare ancora i risultati. Non male anche la citazione del nostro beneamato presidente: “Voi ci aiuterete nel nostro lavoro” che taglia con un colpo d’accetta ogni ipotesi di integrazione. Tornando a bomba, la trattativa è stata subito canalizzata, perché “alcune sedi risultano stracolme” dunque il personale che vuole trovare allocazione nell’area romana dovrà necessariamente dirigersi verso le strutture dove maggiori sono le criticità e precisamente: la direzione metropolitana, l’EUR, Aurelio o Casilino, con ultima la sede regionale in sub ordine. E’ stato anche rimarcato il carattere transitorio di un percorso appena iniziato e la possibilità di eventuali modifiche da apportare a fine anno. Prevista infine una intera giornata (!) di formazione. Insomma, poche ciance e andiamo al sodo perché ci servono le persone per lo sportello e in particolare per quanto riguarda il delicato settore disoccupazione. Abbiamo a questo punto fatto notare che, in mancanza di una sia pure minima visione globale, il blocco della mobilità già previsto per una parte del personale  rappresenta una eccessiva rigidità specie se si tiene conto dei numeri residuali. Inoltre i colleghi ex ENPALS di fatto sono stati messi in naftalina per la bellezza di sei mesi senza interlocutori, mentre ancora oggi non è dato sapere che fine faranno i cosiddetti servizi di supporto erroneamente considerati “dispensabili”.
Per quanto riguarda la formazione, se veramente si vuole ottenere nel contesto attuale la nuova professionalità di cui tanto si vocifera, bisognerà prevedere un adeguato percorso formativo ed accantonare definitivamente l’affiancamento. In attesa di una regolare informativa istituzionale da inviare a tutto il personale sui relativi fabbisogni esistenti nell’area metropolitana, abbiamo infine spezzato una lancia in favore delle lavoratrici addette alle pulizie nello stabile ex ENPALS di viale Regina Margherita, in fibrillazione per salvare il posto di lavoro, con un contratto in relazione ai metri quadri (e non alle persone) che va in scadenza. Nonostante le ripetute sollecitazioni, contenute peraltro nella presentazione del dossier Lazio 2013 e non avendo la direzione regionale ricevuto segnalazioni di alcun tipo dalle singole direzioni sulle criticità più volte denunciate agli sportelli tali da non poter essere considerate alla stregua di semplici episodi, la USB ha rinnovato (vedi documento allegato) le proprie perplessità sulla prevenzione di ogni possibile situazione di rischio che al momento appare del tutto inadeguata ed ha ribadito le due priorità dalle quali non si dovrà prescindere in alcun modo nel prosieguo: sicurezza e stress da lavoro correlato e difesa delle retribuzioni, ancora saccheggiate dal recentissimo taglio previsto di circa 94 milioni di euro.

Coordinamento Regionale USB INPS Lazio