Negli ultimi cedolini, abbiamo avuto due sgradite sorprese, relative all’incentivo del 2018.
Nel cedolino di marzo abbiamo riscontrato che le somme erogate a titolo di acconto dell’incentivo dello scorso anno, a parità di parametro produttivo raggiunto, sono sensibilmente inferiori a quelle percepite lo scorso anno relativamente all’incentivo dell’anno precedente.
Come se questo non bastasse, abbiamo poi avuto un’altra brutta sorpresa: nel cedolino di maggio abbiamo rilevato che il saldo dell’incentivo 2018 è assoggettato a tassazione corrente, anziché a tassazione separata, com’era fino ad oggi.
Insomma, ognuno di noi ha riscontrato nel proprio cedolino che è cambiato qualcosa rispetto a quanto avvenuto finora.
L’amministrazione non ha comunicato ai propri dipendenti alcuna spiegazione.
Usb nazionale ha cercato di capire cosa fosse successo, ed ha interpellato l’amministrazione.
Per quanto riguarda l’ultimo acconto dell’incentivo 2018, la risposta dell’amministrazione è stata che il finanziamento totale dell’incentivo ordinario 2018 è più basso, per questo l’amministrazione ha deciso di erogare una somma inferiore rispetto agli altri anni.
Per quanto riguarda il pre-saldo dell’incentivo 2018, il motivo dell’assoggettamento a tassazione corrente è che l’amministrazione ha interpretato in tal senso la Risoluzione 151/E del 13.12.2017 dell’Agenzia delle Entrate. Tale norma è però relativa a somme erogate nel 2017 e relative agli anni 2013, 2014 e 2015. A nostro avviso, è una interpretazione arbitraria e forzata applicare tale Risoluzione al pre-saldo dell’incentivo 2018. Questo fa sì che ognuno di noi abbia perso, in media, il 12% delle somme erogate poiché, come noto, la tassazione separata ha una aliquota inferiore alla tassazione corrente.
Come al solito, l’Inps risparmia sui soldi dei lavoratori, e nemmeno spiega il perché!
E così facendo, diminuisce il salario reale!
Chiediamo il ripristino dei fondi stanziati per l’incentivo e la tassazione separata per il pre-saldo dell’incentivo 2018.
Da sempre, Usb avanza proposte concrete e realizzabili per tutelare il salario:
-spostare l’incentivo sullo stipendio tabellare
-utilizzare il fondo di ente solo per gli emolumenti al personale (tra cui l’incentivo) e non per il pagamento delle indennità delle posizioni organizzative, che per Usb devono essere a carico dell’amministrazione
-area unica amministrativa, perché A, B e C svolgono i medesimi lavori, e devono avere lo stesso salario
Ci sono scelte che dipendono solo dall’amministrazione, come la tassazione del pre-saldo dell’incentivo o l’utilizzo del fondo di ente. Altre scelte dipendono dalla volontà dell’amministrazione e delle oo. Ss., come l’area unica amministrativa e lo spostamento dell’incentivo sul salario tabellare.
Rafforziamo Usb, partecipando e iscrivendoci al nostro sindacato, per essere ancora più incisivi sull’amministrazione come controparte che ha le idee chiare sulla tutela dei lavoratori.
Usb/Inps - Bologna
Aderente
alla FSM