Siamo quasi alla vigilia dello sciopero generale del pubblico impiego, proclamato dalla USB e dai COBAS per l’intera giornata di lunedì 14 giugno contro la manovra finanziaria del governo.
Pensiamo non ci siano tante parole da spendere per convincere i lavoratori delle ragioni di una protesta decisa e popolare com’è lo sciopero, che avrà pure perso quel richiamo forte che aveva un tempo, ma a nostro parere resta la risposta diretta e necessaria ad atti di aggressione come quelli compiuti contro i lavoratori pubblici con il decreto 78/2010.
- Blocco dei contratti e delle retribuzioni fino a dicembre 2013;
- Innalzamento dell’età pensionabile e passaggio dal TFS al TFR per tutti, calcolato escludendo le parti retributive variabili ed accessorie;
- Assunzioni fino a dicembre 2013 nella misura del 20% del personale cessato;
- Assunzioni di precari dal 2011 per una spesa massima del 50% di quella sostenuta per lo stesso titolo nel 2009;
- Autorizzazioni al mantenimento in servizio oltre l’età pensionabile soggette ad autorizzazione come nuove assunzioni e revoca di quelle già disposte con decorrenza successiva al 1° gennaio 2011;
- Riduzione dei finanziamenti per il SSN;
- Blocco degli scatti d’anzianità per il personale della scuola.
Cos’altro devono decidere per convincerci a rispondere con una protesta che contrapponga all’arroganza di chi ci governa la nostra idea di pubblica amministrazione e di stato sociale?
Con le spese per armamenti e missioni militari all’estero potremmo disegnare uno stato sociale più attento ai bisogni dei cittadini. Con i soldi degli evasori, dei ladroni di stato e dei corruttori potremmo rinnovare i contratti e pagare pensioni più dignitose. Una società migliore non solo è possibile, ma dobbiamo impegnarci tutti a costruirla, per i nostri figli, per dare un futuro ed una ragione di vita a noi stessi.
Il 14 giugno saremo in piazza, per la terza volta in venti giorni, insieme ai lavoratori pubblici in lotta, insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’INPDAP che vorranno partecipare ai cortei ed allo sciopero generale del sindacalismo di base.
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
NON DEVE ESSERE IL BANCOMAT DEL GOVERNO
14 GIUGNO - SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO
MANIFESTAZIONI A MILANO – ROMA – NAPOLI – CAGLIARI