INTEGRATIVO: LA TRATTATIVA ARRANCA
(28/23) La trattativa di giovedì 11 maggio non ha portato a significativi passi avanti.
Nella prima parte dell’incontro si è svolto il saluto ai sindacati del presidente Tridico, rimosso anticipatamente dall’incarico dall’arrogante governo Meloni.
Abbiamo riconosciuto al presidente alcuni importanti risultati raggiunti e l’impegno a favore dei più deboli, pur non avendo sempre condiviso le sue scelte.
La discussione sul contratto integrativo è proseguita con l’articolo che tratta le indennità per particolari compiti. Non è uno di quelli per noi più critici ma abbiamo ancora una volta evidenziato la contraddizione di riconoscere qualcosa in più a tutte le figure professionali con una “particolarità” tagliando fuori gli addetti alle attività principali dell’Istituto. Abbiamo quindi proposto, provocatoriamente ma solo in parte, di attribuire un’indennità anche ai profili Amministrativo, CPS e Analista di Processo. Sindacati complici e Amministrazione preferiscono finanziare le Posizioni Organizzative, che dovrebbero invece essere poste a carico del datore di lavoro, almeno per l’importo eccedente i 2600 euro.
Abbiamo quindi lanciato un’altra proposta che potrebbe parere provocatoria ma che invece è serissima: azzeriamo il sistema indennitario e finanziamo con quelle risorse un passaggio per tutti in due anni, come qualcuno chiede senza però spiegare dove prendere i soldi. Poi, se L’Amministrazione ha bisogno di posizioni organizzative, metta sul tavolo risorse aggiuntive proprie, come avviene in altre amministrazioni.
Abbiamo ribadito la richiesta di uniformare per tutti l’importo del TEP a 480 euro mensili, eliminando la penosa e classista differenza di 5 euro per area.
Inoltre, deve essere scritto chiaramente che il TEP spetta ai lavoratori al compimento di un anno di servizio, in qualunque momento dell’anno ciò avvenga, eliminando il riferimento al primo gennaio 2022.
La trattativa proseguirà nei giorni 18, 30 e 31 maggio.