Si è tenuto ieri, martedì 27 novembre presso la prestigiosa Sala Archeologia di Lettere, un importante seminario alla Sapienza di Roma nel corso delle lezioni del Prof. Luciano Vasapollo alla presenza dell'Ambasciatore della Repubblica bolivariana del Venezuela Julián Isaías Rodríguez Díaz e il grande intellettuale argentino Atilio Borón.
Al centro delle riflessioni del seminario la guerra economica contro il Venezuela, la decadenza dell'impero nord-americana e l'ascesa di potenze come quelle cinese e indiane che, ha sottolineato Boron nel suo intervento, entro il 2030 rapresenteranno il 39% del Pil mondiale.
Come AntiDiplomatico abbiamo avuto il privilegio di poter avere un breve incontro con Atilio Boron e vi riponiamo tre importanti contributi video. Il professore della Sapienza Luciano Vasapollo e il grande intellettuale argentino smontano in pochi minuti le decine di fake news e terrorismo mediatico quotidiano contro i paesi progressisti dell'America Latina e in generale tutti quei paesi che hanno deciso di intrprendere una via indipendente e sovrana. I due, ci tengono a precisare, lavorano e collaborano insieme da anni perseguendo questi obiettivi e, su indicazione diretta di Chavez e Fidel Castro, sono stati tra i primi fondatori nel 2004 della Rete degli Intellettuali in Difesa dell’Umanità.
"Fratelli d'Italia e Pd sono la stessa cosa nell'attaccare la sovranità del Venezuela", ci dice il Prof. Luciano Vasapollo. "Le bugie di Repubblica dimostrano che non c'è differenza tra giornale di destra e di sinistra".
"E' il caso di Cuba la migliore risposta alle menzogne contro il Venezuela. Non c'è un bambino nonostante 60 anni di blocco che non venga curato o che non abbia un'istruzione a differenza di tanti altri paesi dell'America Latina", ha proseguito Boron.
"L'imperialismo oggi vuole riconquistare l'America Latina perché in un momento di crisi sistemica è necessario per Usa e Ue appropriarsi di quelle risorse", ha sottolineato Vasapollo.
"Trump non è una novità nell'imperialismo americano. Barack Obama è stato quello che aveva definito il Venezuela una minaccia straordinaria alla sicurezza degli Stati Uniti a giustificare la politica di aggressione che oggi vediamo. E' l'Europa, con la sua tradizione umanista che deve smarcarsi dall'imperialismo di Trump. Non è successo e il Venezuela oggi è sola in questo piano di occupazione in corso", ha proseguito Boron.
"Tutti coloro che cercano una via alternativa al dollaro o all'euro sono stati canaglia che siano stati socialisti, come Venezuela e Cuba, o no, come Iran e Turchia. Il sistema valutario delle criptovalute può essere una via per aggirare la tirannia del dollaro con una collaborazione sul piano monetario che vede coinvolti Russia, Cina, Iran, Venezuela, Cuba, Iran e Turchia", ha sottolineato Vasapollo.
"La crisi del sistema unilaterale è inevitabile. La realtà che gli americani non volevano che Russia, Cina e Iran sviluppassero un sistema economico alternativo al dollaro. E' un peccato imperdonabile per gli Stati Uniti e noi siamo qui a difendere questi paesi a restare fuori dalla dittatura del dollaro e dell'euro", ha concluso Boron.