Si è tenuto ieri pomeriggio alla Prefettura di Milano il tentativo di mediazione tra i lavoratori di Erre B., USB, MTN e cooperativa. La multinazionale del trasporto e della logistica ha fatto muro, non ha voluto nemmeno incontrare i rappresentanti dei lavoratori dal canto loro presenti in massa sotto il palazzo di corso Monforte. Non solo, MTN rilancia e chiede il concordato preventivo in bianco, una procedura che le consentirebbe di prendere tempo, congelare i debiti e presentarsi dopo tre mesi ai creditori con pochi spicci e beni in cassa. Per bloccare la manovra USB chiederà alla Procura della Repubblica di aprire una procedura di fallimento contro MTN. Dal canto suo Erre B., che ha un credito con MTN di 350.000 euro, ha sospeso i lavoratori finché non recupererà i soldi. A questo punto il gioco di MTN è chiaro; approfittare della situazione che si è venuta a creare a Carpiano per avviare un vasto piano di ristrutturazione organizzativa a livello nazionale con licenziamenti, chiusura di sedi e altro. Lavoratori e USB hanno ovviamente in programma nuove azioni di lotta.
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