(59/21) Venerdì 23 aprile l’amministrazione ha fornito alle organizzazioni sindacali una corposa documentazione sull’arretrato dell’accertamento dell’invalidità civile e delle revisioni e il 27 si è svolto un incontro sul tema.
Nel nostro intervento abbiamo subito dichiarato di essere sensibili e pronti ad intervenire per risolvere criticità che impattano su cittadini fragili che hanno bisogno di risposte immediate. Abbiamo anche evidenziato come tali problematiche, purtroppo, vengano da lontano, fin dai tempi dei presidenti Mastrapasqua, Boeri e ancora indietro, quando, nel lontano 2006, la competenza dell'invalidità civile passò dal ministero del Tesoro all'Inps ci accorgemmo subito che gestire tale servizio non era cosa semplice, anche se dopo un breve periodo di assestamento le cose migliorarono sensibilmente.
Da allora nulla è stato fatto per ampliare l'organico di medici ed infermieri e fare assunzioni. Le competenze ed il lavoro sono aumentati esponenzialmente sempre di più ma il numero dei medici è diminuito sensibilmente: l’ultimo concorso per medici strutturati risale a circa 20 anni fa. Siamo andati avanti solo grazie al ricorso ai medici convenzionati e le promesse dell’Amministrazione – in tema di assunzioni – sono state in parte disattese. Se oggi la situazione è grave di certo le colpe non possono essere attribuite al personale Inps: medici infermieri e amministrativi.
La gestione dell’invalidità civile ancora oggi è molto appetibile all'esterno ed è necessario intervenire per risolvere ed abbattere la notevole mole di arretrato. In tutti questi anni il personale sanitario ed amministrativo dei CML ha fatto tutto il possibile e anche di più. A nostro parere le colpe sono da attribuire ad un’amministrazione che non ha voluto ascoltare il grido di allarme dei medici Inps e dei sindacati.
La bozza del documento consegnata è scritta in una forma autoritaria e quasi minacciosa, si potevano dire le stesse cose usando toni molto meno bellicosi. Abbiamo richiesto che la documentazione per i prossimi incontri sia inviata tempestivamente, da troppo tempo arriva sempre a ridosso della riunione, impedendo di fatto l’azione sindacale di critica e di proposta.
Per la USB è necessario conoscere nel dettaglio il piano di smaltimento dell’arretrato e gestione del corrente. Soprattutto abbiamo la necessità di capire, prima dell'uscita del messaggio operativo, cosa si intende quando si afferma che “l'attività di accertamento per le prime visite e l’aggravamento sarà svolta con l'ausilio del personale medico in forza presso il coordinamento generale medico legale, per sanare la grave situazione presente nell’ Area metropolitana di Roma”. Anche il piano di interventi in sussidiarietà indirizzato alle singole direzioni regionali e DCM interessate deve essere chiarito. L'organizzazione del lavoro è materia riservata all'amministrazione da diversi anni, ma ciò non può essere la scusa per “spremere come limoni” il personale. Se la soluzione che si propone è far rientrare il personale sanitario ed amministrativo in presenza, la USB ricorda che ad oggi tanti infermieri e nessun amministrativo hanno ricevuto il vaccino.
Oltre al buon senso, va applicato sicuramente il protocollo della sicurezza siglato e adottato mesi fa. Serve una corretta programmazione e rotazione del personale. Siamo contrari ad una eventuale apertura degli uffici nella giornata del sabato e serve invece potenziare strumenti di collaborazione da remoto che possano permettere alle commissioni di riunirsi al di fuori dell’ufficio, per validare i giudizi medico-legali sulla documentazione inviata dai cittadini in questi mesi che giace nelle poste elettroniche, chiaramente nei casi dove si possa esprimere un giudizio inattaccabile da ricorsi. Lo ribadiamo con forza: i pochi medici in servizio non possono comunque far fronte alla mole di lavoro che incombe sull’istituto, si può organizzare il lavoro al meglio ma la coperta era e resta corta.
Abbiamo chiesto di essere convocati immediatamente dopo aver ricevuto la nuova documentazione che dovrebbe illustrare più nel dettaglio la riorganizzazione che si vuole mettere in atto. Vi terremo aggiornati.