Da settimane sindaco Conti e assessori preposti (Gambaccini e La Trofa) stanno pubblicizzando, con vari articoli di giornali, investimenti e lavori nelle case popolari e nei quartieri periferici. La realtà di chi vive in quelle zone della città racconta un'altra storia. Al momento infatti non ci risultano effettuati neppure quegli interventi che gli assessori La Trofa e Gambaccini, insieme ad APES, avevano promesso durante i presidi e gli incontri che abbiamo promosso negli ultimi mesi dello scorso anno. Non solo: su nostra richiesta, sono state effettuate diverse visite dei tecnici dell'APES, in via Norvegia ed al CEP, durante le quali hanno preso nota degli interventi necessari segnalati dai residenti. Visite che non hanno avuto alcun seguito.
- Le sessanta famiglie di via Pierin del Vaga attendono la riparazione dei tetti, da dove piove dentro le stanze, e la sistemazione dell’illuminazione pubblica notturna.
- In Via Norvegia il cartello dei lavori per la creazione di uno spazio verde attrezzato nel giardino che ospitava l’asilo Timpanaro riporta la data del 31.12.2020 come termine dei lavori, ma si è ben lontani dalla realizzazione dell’obiettivo: dove sono finiti i 177.439,71 euro + IVA dell’appalto?
- I lavori per la realizzazione delle isole ecologiche di raccolta rifiuti sono fermi.
- Il 7 agosto 2020 sono intervenuti i VVFF in Via Norvegia 15 a causa di pericolose criticità strutturali, sulle quali, nonostante le preoccupanti raccomandazioni del rapporto del comando dei VVFF, niente è stato fatto.
- In altri palazzi mancano urgenti lavori di abbattimento delle barriere architettoniche a causa della presenza di invalidi e portatori di handicap.
- Non si interviene per riparare portoni sfondati, autoclavi rotte, fogne traboccanti, strade trasformate in laghetti a causa del loro dissesto (si vedano le foto), illuminazione notturna carente quando non inesistente.
- Tutto fermo anche in via Pungilupo, dove lo scorso 16 ottobre i pompieri e la protezione civile hanno fatto evacuare d’urgenza 30 famiglie per il crollo di un solaio delle fondamenta.
- La stessa situazione registriamo in Gagno, in Via di nudo e in tutte le case popolari di Pisa.
I fondi di cui parlano tanto Conti, Gambaccini e La Trofa (un milione e duecentomila euro) sono una goccia del mare di investimenti da fare per uscire da questa situazione di degrado vergognosa, nella quale sono costrette a vivere oltre 3.000 famiglie assegnatarie del patrimonio abitativo pubblico pisano. Tutto questo mentre si investono cifre molto più alte per riempire il centro città di aiuole, telecamere, panchine e altre strutture ad uso e consumo dei ricchi e dei turisti.
Siamo stanchi di essere presi in giro, di ascoltare parole e promesse, stanchi della propaganda a mezzo stampa del Sindaco, degli Assessori La Trofa e Gambaccini, solo per mettere fumo negli occhi dell’opinione pubblica.
Per questo, nei limiti imposti da una pandemia che non dà tregua, continueremo con la mobilitazione degli assegnatari e abitanti delle case popolari.
Alle parole della Giunta Conti e dell’Apes devono seguire i fatti.
AS.I.A. USB – Pisa