Roma 06 Luglio 2016. Ennesima riunione in cui è emerso poco a nulla su quello che si annuncia essere il più grande bluff della storia perpetrato a danno dei Lavoratori di 1Area che Addetti al servizio di vigilanza. E’ a loro carico, infatti, che graverà buona parte dei tagli per sopperire alle esigenze economiche per remunerare le progressioni. E’ inaccettabile che proprio tale Personale sia a farne le spese, se non altro per le economicità di spesa evitate grazie all’internalizzazione di un servizio, qual è quello di vigilanza come dicasi per il personale “Ausilario” che da anni svolge mansioni ascrivibili sicuramente nell’area immediatamente superiore. Ma non è finita, nonostante le rassicurazioni fornite ai tavoli politici circa l’incremento del FUA dal 2016, lo stesso diminuisce senza una reale motivazione se non quella immotivata dei vincoli delle Leggi di Stabilità. Parliamo di oltre 800.000,00 Euro al quale si deve aggiungere la quota del FESI, inesistente, del Personale militare transitato nei ruoli civili della Difesa.
Circa le progressioni economiche, abbiamo registrato solo come presa d’atto, un miglioramento sui criteri che dovrebbe favorire il Personale escluso nel 2010. Nella seconda bozza è stato limitato il divario dei titoli di studi.
Per quanto attiene la famigerata PERFORMANCE su cui abbiamo scritto fiumi di parole di contrarietà, stante l’impossibilità di applicazione nel nostro Dicastero, per gli ovvi motivi già noti, ci è sembrato opportuno proporre quale cifra massima da destinare ai criteri valutativi, qualche centesimo di Euro da ripartirsi secondo i parametri previsti per la valutazione finale.
Infine, per quanto attiene le posizioni organizzative, da un’attenta analisi della bozza d’ipotesi di accordo si evince come sia rimasto inalterato soprattutto il paragrafo (invariato numero di parole, impostazione, stanziamento e percipienti 1723 unità) al quale non sarà applicata alcuna differenziazione.
Si aggiunga che tali indennità sono, a nostro avviso, incompatibili rispetto a quelli per i quali sono previsti incentivi (art.92 del D.Lgs. 163 /2006). Non tutti sanno che in alcuni Enti del Geni Militari, molti dei funzionari, nonostante in contrasto con la P.O., percepiscono qualche altro migliaio di Euro, quale incentivo a seconda dell’incarico conferito dal Responsabile del procedimento.
Stante quanto esposto ed illustrato già in precedenti comunicati, che non hanno alcuna attenzione da parte dell’A.D., l'unica soluzione sarebbe l'abrogazione delle Aree funzionali e passaggi economici con criteri di automatismo per tutti.
Capitolo a parte ma meritevole di attenzione, è lo spreco derivante dal ricorso al lavoro straordinario, il quale è bene ricordare può essere autorizzato solo per indifferibili, inderogabili ed eccezionali esigenze di servizio, al quale hanno diritto i collaboratori del Titolare della Contrattazione dell’Ente per la trattazione del FUS e le altre materie, oggetto di concertazione e consultazione.
Inevitabile che tali presupposti iniqui, il ricorso alla Piazza ed organi di stampa, sarà inevitabile, affinché il Ministro si adoperi per incrementare il Fondo e finanziare progressioni in misura paritaria per TUTTI, consentendo il passaggio in seconda del personale di 1a AREA oltre a definire il servizio di vigilanza come pubblico ed essenziale al fine di consentire loro di percepire mensilmente in modo fisso e continuo le prestazioni rese per turni e reperibilità.
Coordinamento Nazionale Difesa