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Dai Luoghi di Lavoro PI

Istituto Superiore di Sanità: MANIFESTAZIONE-CACEROLAZO di ricercatori e staff per riconoscimento professionalità. 29 novembre ore 13 viale Regina Elena 299

Nazionale,

Il personale, sempre presente per le emergenze sanitarie con una disponibilità senza limiti, sta lottando ormai da mesi per vedere riconosciuta la propria professionalità. Le carriere di questi lavoratori sono rimaste ferme per lunghissimo tempo a causa del blocco pluriennale delle carriere e da quando è stato possibile riattivarle, il Presidente ha deciso di limitare fortemente il numero dei passaggi.

Dopo lo sforzo profuso in occasione dell’epidemia da COVID-19, i lavoratori si aspettavano che il ritorno alla “normalità” portasse con sé il dovuto riconoscimento e la valorizzazione delle professionalità espresse dall’Istituto, non solo nell’emergenza COVID, ma così non è stato. La dirigenza ha mostrato una distanza siderale dalla realtà dell’ISS, fatta di ricercatori, staff e supporto amministrativo, e ha deciso addirittura di disattendere una delibera che dava ampi margini per i passaggi di carriera e che aveva acceso legittime aspettative tra il personale.

Attraverso una lunga serie di iniziative di lotta, compreso uno sciopero, la dirigenza si è vista costretta ad estendere il numero dei passaggi di carriera, ma sempre in maniera insufficiente rispetto alla realtà dell’ISS. A questo si aggiunge l’assenza del contratto integrativo e l’indisponibilità a valutare interventi straordinari per fare fronte all’aumento dei costi energetici, così come già fatto da altre amministrazioni come ad esempio l’università La Sapienza.

Per questo oggi USB, in continuità con i precedenti mesi di mobilitazione, sarà in presidio davanti alla sede principale in viale Regina Elena 299 dalle ore 12,30 alle 14, con l’apice alle ore 13 quando il CACELORAZO contro la Presidenza Brusaferro vedrà la massima partecipazione: se non ci volete ascoltare, noi sapremo farci sentire!

La mobilitazione dei lavoratori dell’ISS confluirà fisiologicamente nello sciopero del 2 dicembre prossimo che avrà al centro proprio il tema salari e l’ultima beffa del rinnovo a perdere del CCNL Istruzione e Ricerca, nel quale, oltre ad aumenti largamente insufficienti rispetto all’inflazione reale, la trattativa ancora in corso sulla parte normativa promette drammatici peggioramenti per i lavoratori della Ricerca.

Presidio 12,30-14, viale Regina Elena 299, Roma