Il jobs act torna al Senato, dove Renzi ne chiede l’approvazione in via definitiva. Domani, mercoledì 3 dicembre, l’Unione Sindacale di Base invita tutte le lavoratrici ed i lavoratori a manifestare in tutti i modi possibili, con fermate sui posti di lavoro, con assemblee, con presidi in piazza.
A Roma l’USB ha indetto un presidio sotto il Senato, in Piazza delle Cinque Lune, a partire dalle ore 11.00.
Attraverso una delega al Governo, ampia e indeterminata anche sotto il profilo temporale, si intende cancellare diritti e tutele conquistati in anni di lotte: dal contratto a tutele crescenti, che nella sua declinazione servirà solo a garantire agli imprenditori mano d’opera ricattabile e precaria, al controllo a distanza dei dipendenti; dall’estrema libertà di deroghe al contratto nazionale, alla possibilità di demansionamento fino a due livelli inferiori, per finire con la cancellazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Si intende così portare a compimento quella “rivoluzione copernicana” del mercato del lavoro in Italia, tanto auspicata dalla Confindustria e dall’Unione Europea, sintetizzata nella lettera del 5 agosto 2012 a firma del Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi.
L’USB, che anche contro il jobs act ha costruito lo sciopero generale del 24 ottobre e partecipato allo sciopero sociale del 14 novembre scorso, continuerà coerentemente ad opporsi contro questo progetto di asservimento del mondo del lavoro.