Dopo lo sciopero generale del 24 ottobre e lo sciopero sociale del 14 novembre scorso, l’Unione Sindacale di Base ha proseguito la protesta contro il jobs act partecipando oggi alle numerose iniziative che si sono svolte in mattinata in diverse città d’Italia, fra cui Roma, o che stanno per partire nel pomeriggio, come a Pisa e Bologna.
Un jobs act che oggi in Senato viene blindato dal voto di fiducia, come pure blindato da un ingentissimo schieramento di forze di polizia è stato questa mattina il centro della capitale, dove si è impedito che il dissenso espresso da tanti studenti, precari, lavoratori e disoccupati potesse essere udito nell’Aula di palazzo Madama.
Ma anche se il governo e la sua maggioranza hanno scelto di chiudersi in se stessi, rimanendo sordi alle proteste che si levano da tante realtà del Paese, la battaglia dell’USB proseguirà contro i decreti attuativi della legge delega, per impedire che vengano cancellati diritti e tutele frutto di anni di lotte del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori.
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