La storia infinita dei due precari che continuavano ad essere scavalcati nelle graduatorie di istituto da docenti con punteggi e posizioni in graduatorie presumibilmente “falsati”, Massimiliano Valente e Donato Sapone, che dura ormai da oltre quattro anni, lunedì 12/12 2016 sarà discussa in tribunale a Bari perché i due docenti, ancora oggi, continuano ad essere danneggiati. Infatti i due docenti hanno ricevuto contratti di supplenza di frazioni di cattedra di solo due ore guadagnando meno di duecento euro al mese.
Nel testo del ricorso presentato al Tribunale di BARI, Sezione Lavoro, che sarà discusso lunedì, patrocinato dall’Avv. Annalisa Ladisa, si leggono varie irregolarità: «violazione di legge nelle procedure di assegnazione delle supplenze per mancata vigilanza e controllo ed eccesso di potere causando un danno economico di notevoli dimensioni, se si considera che svolgono come unica attività quella di docenza». Con l’ausilio di Pino D’Ambrosio, responsabile regionale del sindacato USB Scuola Puglia, denunciano i «comportamenti omissivi dei vari Istituti scolastici agli Uffici scolastici provinciale e regionale». Gli illeciti lamentati sono il frutto di approfondita analisi svolta in tandem dai docenti e sindacalista, i quali hanno fatto emergere tantissime irregolarità nelle assegnazioni delle supplenze nelle predette graduatorie di istituto. Come risulta anche dalle indagini ispettive precedenti «Varie erano le dichiarazioni non rispondenti al vero, altre riguardavano punteggio attribuito a servizio prestato senza titolo, addirittura qualcuno aveva insegnato contemporaneamente alla frequenza del corso di studio per conseguire il titolo, valutazione di titoli di Laurea che non aveva alcuna sussistenza di legittimità perché non rilasciata da Università riconosciuta, incompatibilità con altre attività contestualmente svolte ed invece avevano dichiarato di non avere tali incompatibilità ecc». Ed ancora oggi vengono evidenziate dichiarazioni non rispondenti al vero per incompatibilità con altre attività contestualmente svolte avendo dichiarato di non avere tali incompatibilità da parte di alcuni docenti che quindi ottengono irregolarmente la supplenza senza che le scuole rispondano a tali segnalazioni né adottino il depennamento o l’esclusione pervista dalla legge. Le risposte delle istituzioni scolastiche sono state «elusive e senza eliminare o almeno correggere tali storture». La storia infinita è cominciata già nel 2013 con un primo intervento ispettivo da parte dell’Ufficio scolastico regionale con l’ausilio di quello provinciale tanto da far annullare le precedenti graduatorie.
Indagine ispettiva terminata nel nulla salvo che per il depennamento di fatto di solo due docenti tra i tanti in situazioni irregolari mentre altri sono ancora illegittimamente presenti nelle attuali graduatorie.
«Che dire? Sembra di essere nel paese delle meraviglie. – conclude il sindacalista - a questo punto le domande semplici ed immediate che ci vengono rivolte dai docenti ancora in attesa di giustizia sono: “Cosa fa la Direzione Scolastica Regionale della Puglia e l’Ambito Territoriale di Bari? e come mai nessuna risposta concreta e definitiva sia ancora stata fornita ai docenti per METTERE LA PAROLA FINE a questa annosa vicenda da parte di TUTTA L’AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA?».
Le risposte della finora NEGATA GIUSTIZIA l’aspettiamo almeno tramite l’intervento del giudice.