Lavoratori,
non si ha più memoria né dell’inizio della crisi né della riforma del CNVVF, esse più che altro sono una costante indefinita, ma nonostante il bisogno atavico di ristrutturazione del CNVVF il 17 Aprile 2013 arriva un documento di revisione e nuovi modelli organizzativi del soccorso dove non compare più la parola riforma.
Il soccorso tecnico urgente è una realtà assai lontana dalle carte da scrivania, i mezzi non sono mai quelli delle foto in vetrina, il personale ridotto ad una mera disposizione, i soldi non ci sono neanche per sostituire una lampadina figuriamoci per riparare i nostri costosissimi mezzi e il filo di ferro la fa da padrone, si indossano indumenti stracciate dal tempo e DPI non adeguati, la 217 ha mietuto qualificati in tutta Italia per poter passare la carota alla fantomatica invenzione del Vigile coordinatore, costantemente si fanno i conti con l’inadeguatezza della dirigenza, ma in ultimo come ciliegina sulla torta non poteva mancare l’inqualificabile assenza di un’assicurazione sanitaria che ci tuteli.
L’isolamento della dirigenza, sorda e insensibile a qualsiasi sussulto (e di sussulti ce ne sono), continua la sua strada verso il fallimento politico amministrativo del CNVVF.
Il corpo sta vivendo di randagismo, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto che un vigile del fuoco sperimenta questo isolamento immola la sicurezza dei cittadini alle logiche di risparmio finanziario speculative, spread, tagli lineari e tutto ciò che interessa le logiche capitalistiche.
Diciamolo, il marchio made in ITALY del CNVVF a natura prettamente professionale è giunto al capolinea, forse qualcuno non se n’è accorto ma la oramai la componente è prettamente volontaria, formata con corsi di 120 ore per poi buttarli senza esperienza sulle APS come un vigile del fuoco professionista,.
Ma chi sono i colpevoli di questo scempio? i dirigenti? la politica? la finanza? le banche? i sindacati di mediazione? Io che stò scrivendo ?... so solo che ci si sta macchiando di un grave crimine nei confronti dei cittadini, negare la loro salvaguardia.
Come non bastasse, oltre a relazioni irricevibili ecco l’ennesimo attacco politico sindacale populista e fortemente mediatico dove si vogliono vedere equiparati ad una forza di Polizia i Vigili del Fuoco.
Non si capisce se lo scopo sia di ottenere soldi ed equiparazione, oppure è snaturare l’essenza primaria dei Vigili del Fuoco colorando di blu i nostri mezzi !!!! Il CNVVF cosa ha in comune con la POLIZIA , GdF, Forestale, Penitenziaria, CC, Esercito???
I Vigili del Fuoco ricoprono un ruolo ben preciso, siamo “professionisti del soccorso tecnico urgente“, cosa ha in comune con l’ordine pubblico ? inutile mascherarci da qualcos’altro e credere in soluzioni amministrative furbe e illusionistiche prive di contenuti come una scatola vuota e sicuramente senza i tanto agognati soldi del Comparto sicurezza !!!!!!!!!
Questo è solo svendere l’anima del CNVVF…
Ma visto che chi ha le soluzioni per i soldi non pensa al futuro noi proviamo ad analizzare l’ipotesi di entrata nel comparto sicurezza:
·Per prima cosa l'equiparazione stipendiale dipende dalla volontà del legislatore, dalle disponibilità di risorse e da esigenze di bilancio, quindi potrebbe rivelarsi un flop, chi di voi non conosce la realtà delle casse dello stato !!!!!????
·In seconda istanza la conseguente fine del dualismo PC/CNVVF potrebbe portare a far riorganizzare le associazioni di Protezione Civile per poter prestare soccorso tecnico urgente come già sta accadendo. Come logica conseguenza il CNVVF verrebbe in breve soppiantato dalle organizzazioni locali di PC, mentre il dipartimento di Protezione Civile si riqualificherebbe a tale proposito su tutto il territorio nazionale. Visto questo, quale amministratore potrebbe decidere di continuare ad accollarsi l’onere di tenere in vita un malato terminale quale il CNVVF in un comparto oltremodo affollato e pieno di dualismi???
A questo punto non ci rimane altro che fare quello che per millenni si è sempre fatto “portare soccorso tecnico urgente” e magari poi visto che siamo in tema di riforme perché non pensare il CNVVF e Protezione civile come unico ente per fare soccorso e prevenzione, avere un ruolo di indirizzo con il Governo centrale, regionale e le Autonomie locali, fare progetti e attività per la prevenzione previsione, monitoraggio dei rischi, nuove procedure di intervento comuni a tutto il sistema del soccorso e prevenzione, progetti e programmi per migliorare la previsione e la prevenzione dei rischi?
Tradotto molto più semplicemente un accorpamento di risorse, dove i Vigili del Fuoco non saranno più una componente del sistema Protezione Civile, ma la stessa Protezione civile, un soggetto che fino ad ora è stato prettamente politicizzato strumentalizzato e utilizzato impropriamente.
Per il Consiglio Nazionale USB VVF
Eduardo Scialbini