Giù le mani dalla legge 194
La Sanità Campana “scopre” le carenze sanitarie esistenti sui territori, per attaccare l’ospedale S. Paolo, il più attivo in città, per le interruzione di gravidanza, con oltre 1000 interventi nel 2007 e con meno di 15 giorni di attesa.
Gli ispettori inviati dall’Assessorato alla Sanità, per contenere l’attacco clericale ed oscurantista, lanciato dalla chiesa e sostenuta da un quadro politico conservatore e reazionario al diritto delle donne di abortire, conquistato con lotte civili e democratiche, hanno riscontrato presso l’ospedale S. Paolo,“alcune irregolarità”(violazione della privacy, certificazione carente, mancata presenza dello psicologo, mancato passaggio per il consultorio, cartelle cliniche imprecise, ecc.).
Nella Sanità campione di “irregolarità”funzionali, organizzative e gestionali, nella Sanità dei tagli all’assistenza e al personale, della più alta percentuale di turismo assistenziale verso altre Regioni, dei più lunghi tempi di attesa, dei più alti costi per i cittadini, del più alto debito prodotto, della mancanza assoluta dei servizi sanitari ed assistenziali sul territorio, (medici di Base, ambulatori specialistici, laboratori analisi, riabilitazione, diagnostica, consultori), il servizio di IVG è uno dei pochi servizi che, nonostante le “irregolarità” riscontrate dagli ispettori dell’Assessorato alla Sanità, funzioni ancora.
Se l’intento è quello di migliorarne la funzionalità, correggendo quello che non và, nel rispetto della 194, saremo pienamente d’accordo. Se invece, si vuole strumentalmente utilizzare carenze irrilevanti, in un contesto come quello della Sanità Campana, per attaccare il diritto delle donne ad interrompere la gravidanza, come previsto dalla Legge, allora non lo permetteremo e difenderemo tale diritto, come abbiamo già fatto negli anni 80 in questo ospedale.