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Federazione Regionale

LA LOTTA HA PAGATO! VITTORIA PER I PARCHEGGIATORI SAMMARITANI!

Caserta,

L'IMPEGNO DELLA USB E DEI LAVORATORI HA RIPAGATO MESI DI LOTTA

Ritorna ancora una volta all'ordine del giorno l'annosa vicenda dei lavoratori del settore parcheggi in provincia di Caserta, in una delle tante “cooperative sociali” del tanto (tristemente?) famoso “terzo settore”, nella quale, nonostante le influenze di poltica ed affarismolocale tese concentricamente a limitare ogni ambito di democrazia o di reale rappresentanza sindacale, i lavoratori sono passati attraverso esperienze di vera e propria autogestione operaia, fasi di acutissima conflittualità sociale e durissime rappresaglie padronali. Una storia tormentata e tormentosa. Ma oggi è andata diversamente.

“Tutti a ventiquattro ore settimanali, basta discriminazioni o sarà lotta”, queste le parole d'ordine con le quali i lavoratori iscritti all' USB (Unione Sindacale di Base), dipendenti della cooperativa sociale “Azzurra”, gerente il servizio di gestione e controllo delle aree di sosta a pagamento per il Comune di Santa Maria Capua Vetere, legata per vincolo consortile alla più grande Cooperativa Atena, hanno, dodici giorni fa, iniziato il loro stato di agitazione per la rivendicazione di maggiori condizioni di agibilità democratica sul posto di lavoro e per ottenere l'incremento dell'impiego orario e, quindi, del proprio reddito. Quindici giorni passati attraverso volantinaggi in città ed altre iniziative tese alla sensibilizzazione della cittadinanza sul problema dei lavoratori di questo settore oltre che a continui contatti con l'Amministrazione Comunale, con la quale si è immediatamente innestato un dialogo aperto e franco, anche di condivisione dei contenuti. E proprio all'ente comunale, vista l'immediata disponibilità e l'interesse riscontrati, in data 14 dicembre, è stata richiesta vera e propria occasione di incontro con l'azienda, al fine di stabilire nuove condizioni contrattuali e lavorative, che risultassero migliorative e tali da evitare il periodico insorgere seriale di situazioni di problematicità e di conflittualità tra direzione aziendale e strutture sindacali. Non va infatti dimenticato che, appena lo scorso 30 luglio, cinque lavoratori, di cui tre iscritti all'USB (uno ne rivestiva il ruolo persino di RSA), venivano unilateralmente e senza alcuna motivazione, licenziati mediante il mancato rinnovo del contratto a termine, garantito invece a tutti gli altri dipendenti; già al tempo, la USB e, con strumenti diversi ma con eguale determinazione, la stessa Amministrazione Comunale, sollecitata dalle azioni sindacali, riuscirono nell'impresa di far rientrare i lavoratori sui propri posti di lavoro. La brutta sorpresa però, come sospettato, si celava dietro l'angolo: per i dipendenti reintegrati, il posto di lavoro veniva garantito, ma a sedici ore settimanali, ovvero con una previsione di retribuzione mensile pari ad importi non superiori addirittura alle cinquecento euro, naturalmente operando un'oggettiva discriminazione rispetto a tutti gli altri occupati, svolgenti le proprie mansioni in media, per venti ore settimanali. Ma il peso quotidiano di chi pur lavorando, pur avendo una famiglia da mantenere, non riesce a mettere insieme altro che somme da considerarsi davvero irrisorie nel loro ammontare, per non definirle addirittura ridicole, ha vinto sul senso di rassegnazione e indicato, ancora una volta, la lotta quale unica arma per il riscatto sociale. E così ritornando ai fatti, finalmente oggi, in data 19 dicembre 2014, presso la sede municipale di S. Maria C.V., presenti i rappresentanti aziendali e sindacali, naturalmente davanti al Sindaco Biagio Maria di Muro ed a dirigenti dei settori interessati, viste le richieste del Sindacato e le iniziative di mobilitazione dei lavoratori, ed in forza delle incalzanti questioni poste perentoriamente dal primo cittadino alla cooperativa “Azzurra”, si è riusciti a “strappare” ai rappresentanti legali della stessa società cooperativa, la garanzia della commutazione dell'inquadramento contrattuale orario, per tutte e tutti le ed i dipendenti, a 24 ore settimanali. A coronamento del risultato raggiunto, facendo bilancio, c'è da registrare un globale incremento dei livelli di impiego, non solo per coloro inquadrati a sedici ore settimanali, ma anche per tutti gli altri, che solitamente di ore lavorate per settimana, ne facevano venti! Ma questa è solo una delle conseguenze “oggettive” della straordinaria vittoria di stamane. Certo, non abbiamo problemi a riconoscere all'Amministrazione Comunale ed al Sindaco in particolar modo, una indomita determinazione a ribadire la necessità stringente ed irrinunciabile dell'instaurazione di nuove condizioni di giustizia e democrazia sul lavoro per le maestranze prestanti opera presso le aziende appaltatarie e quindi una parte importante del merito di tale avanzamento, e proprio per questo non possiamo non tributare la nostra riconoscenza. Eppure a ben vedere, a voler cercare una “ratio” di fondo che dia una forma determinata e concreta a più di sette anni di lotte in questa azienda, la vera discriminante, il reale elemento che, ogni volta, ha fatto e fa la differenza, è sempre e necessariamente la presa di coscienza dei propri diritti e del peso della propria stessa dignità da parte di chi lavora, e quindi, la decisione, tradotta in atti concreti, di alzarsi in piedi, in un mondo di uomini in ginocchio, imboccando, con tante paure ma con quel sorriso, amaro ma soddisfatto, che sempre compare sul volto di chi “assalta il cielo”, l'unica strada che restituisca un qualche risultato: la lotta. E questa strada, oggi, come non capitava da tempo, ha portato alla vittoria.

Santa Maria Capua Vetere, 19/12/2014

 

 

 

 

Unione Sindacale di Base

Caserta