Nei giorni scorsi, il Presidente dei Giudici per le indagini preliminari – G. Patriarchi – ha deciso di accogliere la richiesta presentata dal Pubblico ministero F. Frezza e di archiviare definitivamente l’ennesima denuncia penale presentata dalla società di trasporto pubblico triestina, che si era sentita diffamata dall’ attività sindacale e dalle affermazioni di RDB, che non potendo condividere il piano industriale dell’azienda, aveva continuato a criticare l’azione degli amministratori aziendali, definendoli anche “ vampiri – arroganti - padroni delle ferriere “.
Il Presidente Patriarchi, ha chiaramente rilevato che: “ gli elementi acquisiti nel corso delle indagini, non appaiono idonei a sostenere l’accusa dell’azienda”; “ non sono travalicati i limiti dell’ esercizio del diritto di critica sindacale ”; “ l’uso di talune espressioni forti” usate dal Sindacato di base “ appaiono dirette a richiedere il miglioramento della sicurezza, delle condizioni di lavoro e il rispetto della dignità individuale”
Questa nuova decisione dei Magistrati triestini, viene accolta da parte dei Coordinatori RDB, con grande favore, in quanto conferma ancora una volta, la correttezza delle iniziative sindacali e al tempo stesso censura il tentativo avviato da tempo da parte di T. T. spa – che continua ad utilizzare la Magistratura penale, quale strumento per tentare di reprimere il conflitto sindacale sviluppato da RDB.
Infatti, già in precedenza i Giudici del Tribunale di Trieste, avevano archiviato le denunce di T. T. che - già a partire dal 2001 – aveva tentato di contenere il dissenso fermamente espresso dai dipendenti, presentando una denuncia penale nei confronti dei lavoratori che protestavano contro i 114 esuberi e contro un piano industriale che aumentava le prestazioni, riducendo le giornate di riposo. Anche nel 2003 poi – a fronte di una nuova denuncia di T. T. contro RDB, per procurato allarme sulla sicurezza della linea tranviaria - si era verificata una nuova archiviazione da parte del Pubblico Ministero R. Tito.
RDB auspica quindi che gli Organismi di vigilanza preposti sul territorio, - preso atto delle numerose condanne ricevute da T. T. da parte della Magistratura, delle pesanti sanzioni ricevute dall’ Ispettorato del lavoro e delle censure della Commissione di Garanzia - sappiano dare applicazione alla normativa vigente, attivando la procedura di revoca della concessione dell’ appalto alla Trieste Trasporti spa.
Trieste, 13 novembre 2009 FEDERAZIONE R.D.B. TRASPORTI