La ministra Fabiana Dadone nei giorni scorsi ha reso pubblici i dati di una sperimentazione che ha portato alla scelta di 15 indicatori per la valutazione dell’efficienza delle amministrazioni pubbliche.
Si va dalla quantità di accessi ai siti web al risparmio della carta per le stampanti. Conterà poi il grado d’utilizzo del sistema d’identità pubblica digitale, il numero di dipendenti in lavoro agile o in telelavoro, i pagamenti effettuati attraverso la piattaforma PagoPa, la spesa per beni e servizi, il tasso di mobilità del personale non dirigente, la formazione e il livello di trasparenza, il consumo di energia elettrica.
Tra gli indicatori riportati dalla stampa nazionale nessun riferimento alla qualità delle prestazioni ed all’efficienza dei servizi assicurati ai cittadini. Se guardiamo all’INPS, quindi, sarà più importante contare il numero di accessi al sito web dell’Istituto o dare un’occhiata alla bolletta della luce piuttosto che preoccuparsi di pagare le pensioni e le altre prestazioni in tempi ragionevoli.
Se le cose stanno davvero così siamo messi male e tutto sembra essere più importante delle funzioni attribuite all’Istituto.
La ministra 5Stelle prima di Natale ha anche pubblicato le linee guida per la valutazione della performance individuale, proponendo l’individuazione mensile di un “best performer”, l’impiegato migliore, di cui abbiamo già parlato nel comunicato USB N. 1 del 2 gennaio scorso che alleghiamo al presente volantino. Per favore, qualcuno pensi a far funzionare bene l’INPS oggi, alle fantozziadi ci penseremo domani.