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La mobilitazione alla Regione Lazio apre uno spiraglio per rilanciare le politiche abitative

Roma,

Partecipata e decisamente utile la mobilitazione davanti la sede del Consiglio regionale del Lazio in via della Pisana. La decisione di approdare ad un confronto con le forze politiche presenti in consiglio, scaturita da una difficile e poco fruttuosa interlocuzione con l’assessore Valeriani, ha avuto un riscontro positivo nell’atteggiamento assunto dai rappresentanti della maggioranza e dal presidente della commissione urbanistica e politiche abitative Cacciatore, che ha anche parlato a nome del movimento 5 stelle regionale.

 

L’assessore Valeriani, presente nella prima parte dell’incontro, ha proseguito nell’enunciazione di un percorso poco disponibile al dialogo e poco ha consentito che si avviasse un confronto fattivo con le realtà sociali presenti al tavolo. Diversamente si sono espressi gli altri interlocutori presenti, che hanno invece ascoltato e tenuto in considerazione, sembrerebbe, le richieste avanzate nell’introduzione di Angelo Fascetti (As.I.A./USB) e Luca Fagiano (Movimenti per il diritto all’abitare).

 

Da Patanè (PD) a Bonafoni (Lista Civica), passando per Ciani (Centro Solidale) e Capriccioli (+Europa), si è percepita una disponibilità ad una definizione di un tavolo permanente con la presenza anche dell’assessore al Bilancio, per scrivere e poi approvare una vera legge che sappia mettere al centro il diritto primario alla casa, superando anche le emergenze. Uno strumento con risorse serie appostate sopra e che sappia recuperare stanziamento e spirito della delibera regionale sull’emergenza abitativa approvata nel 2014 e mai applicata su Roma. Si parla sostanzialmente di un dispositivo capace di dare risposte a quella ormai larga fascia di ceto medio impoverito dalla crisi, i cosiddetti penultimi, e che riesca nello stesso tempo ad essere puntuale con gli incapienti, cioè quella fascia di povertà assoluta che chiede soluzioni dignitose e non assistenziali.

 

Anche la contestazione del modello Isee per definire i profili di reddito e l’assunzione della data del 2014 come limite temporale per la regolarizzazione di chi vive in un alloggio popolare senza un titolo, sono stati oggetto di confronto attento tra le parti sociali e i consiglieri presenti.

 

La disponibilità del movimento 5 stelle presente all’incontro, ad uno spostamento in avanti autorevole della Regione Lazio in tema di politiche abitative pubbliche, è stata notevole in asse con il resto dell forze politiche sedute intorno al tavolo.

 

Una boccata di ossigeno per ripartire sicuramente, ma che non deve però farci abbassare la guardia. A cominciare dalle minacce di sgombero incombenti. Abbiamo imboccato una buona strada, ora non lasciamo solo nessuno in quest’estate complicata.

 

 

 

Nello specifico c'è stato l'impegno alla ricerca di uno strumento di finanziamento stabile per la politica della casa (Gescal regionale), ad intervenire presso il Prefetto per chiedere il blocco degli sgomberi imminenti, alla riattivazione del fondo di rotazione per la tutela degli inquilini degli enti previdenziali, a farsi carico come Consiglio della proposta di regolarizzazione degli inquilini senza titolo aventi diritto delle case popolari, riavviare un confronto sulla vicenda dei piani di zona.

 

Asia USB

Roma 11 luglio 2019

 

 

 

Riportiamo la nota uscita ieri a termine dell'incontro.

 

 

 

ROMA. CAPIGRUPPO CENTROSINISTRA REGIONE LAZIO: STOP SGOMBERI

 

"INVIATO A PREFETTURA DOCUMENTO SOTTOSCRITTO DA MAGGIORANZA E M5S"

 

 

 

(DIRE) Roma, 10 lug. - "Oggi alla Pisana abbiamo elaborato un documento, sottoscritto dalla maggioranza e dai colleghi del M5S, che sara' inviato dal vicepresidente della Giunta regionale alla Prefettura di Roma, che chiede al Governo nazionale di intervenire in tutte le sedi opportune per evitare gli sgomberi imminenti". Cosi' in una nota congiunta i capigruppo di maggioranza al Consiglio regionale del Lazio.

 

"Nello stesso documento - aggiungono - in considerazione del fatto che i provvedimenti di sgombero sono stati annunciati come imminenti, chiediamo al Governo di intervenire stanziando risorse e fornendo strumenti utili per risolvere l'emergenza abitativa".

 

(Com/Enu/Dire)