Questa mattina un gruppo di lavoratori della scuola ha manifestato sotto le finestre dell'INPS di Bologna, in un presidio convocato dalle RdB/USB Scuola contro le politiche dei tagli alla scuola e la manovra finanziaria.
Il luogo, scelto quale simbolo dello stato sociale, ha un significato speciale per i tanti precari della scuola perché qui vengono a presentare la domanda di disoccupazione ogni anno, quando a fine giugno gli viene detto che per ora sono stati sfruttati per bene e che possono sperare di essere nuovamente sfruttati a partire da settembre.
Ma è anche un luogo dove abbiamo incontrato molti lavoratori in cerca di risposte per la perdita del posto di lavoro e la richiesta di cassa integrazione. Dopo aver distribuito un nostro comunicato ci siamo rivolti proprio a loro per spiegare che i tagli e i licenziamenti di massa nella scuola vanno a "derubare" proprio i lavoratori che mandano i propri figli alla scuola pubblica; per raccontare come i comuni dovranno tagliare servizi essenziali; per rivelare che dietro ogni taglio c'è sempre un privato pronto ad incassare i soldi pubblici per fornire un servizio più scadente, ma basato sullo sfruttamento del lavoratore.
Non sono infatti più una rarità i casi di interi settori dell'offerta formativa dati in gestione a ditte private che, dietro pagamento di una quota da parte delle famiglie, forniscono insegnanti o ATA pagati la metà e senza diritti; spesso proprio quegli insegnanti e ATA che hanno perso il posto a causa dei tagli. L'ultima notizia ci giunge da Granarolo dove si sta cercando di appaltare a ditte esterne l'assistenza nelle ore della mensa.
Abbiamo raccontato i contenuti della manovra e la sua inutilità, visto che a fronte di 20 anni di politiche dei sacrifici il debito continua ad aumentare, così come i profitti delle banche. Abbiamo denunciato la "truffa" dell'innalzamento dell'età pensionabile per le lavoratrici della pubblica amministrazione che nega il diritto a programmare un futuro e blocca l'assunzione di centinaia di migliaia di precari.
Alla protesta dei lavoratori della scuola sono giunti diversi messaggi di solidarietà da altri settori di lavoratori e si sono uniti delegati dell'INPS, del Comune e della Sanità che sono intervenuti portando la propria testimonianza sugli effetti dei tagli e della manovra nei loro settori e sulla qualità dei servizi forniti.
E' intervenuto anche un rappresentante del Coordinamento Precari scuola di Bologna, ricordando l'importanza dello sciopero degli scrutini e la determinazione ad intensificare le lotte.
Continueremo a mobilitarci, a partire dal 24 giugno quando a Roma ci uniremo ai precari della ricerca che protesteranno presso la sede della Protezione Civile. Questo ente è infatti l'unico che potrà procedere ad assunzioni (non si comprende il perché di tale trattamento privilegiato) e i precari andranno con uno striscione che chiede a Bertolaso di "adottare un precario".
Siamo coscienti che la possibilità di invertire il destino dei lavoratori passi per l'unificazione delle lotte e la solidarietà tra i lavoratori.
RdB/USB SCUOLA Emilia Romagna