(74/21) Dopo la falsa partenza di due giorni fa, causata dal mancato invio della bozza di Circolare ai sindacati per un disguido, lunedì 25 maggio si è svolto il primo incontro sulla proposta di riorganizzazione della Vigilanza su base regionale.
La Circolare è stata illustrata dalla Direttrice Generale Gabriella Di Michele. In estrema sintesi, si propone di portare il governo dell’attività nelle direzioni regionali, affidato al dirigente dell’Area Manageriale Entrate affiancato dal team amministrativo, da un ispettore con ruolo di coordinamento e da un comitato di ispettori. Si prevede la riduzione delle Unità Operative Vigilanza a 41, organizzate su base interprovinciale. Ciò consentirebbe, a parere dell’Amministrazione, di superare le UOV ridotte a uno solo o pochissimi ispettori, con operatività praticamente nulla. Gli ispettori resterebbero allocati fisicamente nelle sedi di attuale appartenenza ma incardinati gerarchicamente nelle direzioni regionali.
I primi interventi di parte sindacale hanno dato l’impressione di volerla buttare in gazzarra, con critiche talora generiche e talaltra eccessivamente specifiche, tra chi si diceva irritato e chi stupito. La nostra impressione è stata che si dispiacessero soprattutto per la perdita di qualche decina di posizioni organizzative, e non siamo stati i soli a pensarla così.
Nel nostro intervento abbiamo ricordato l’importanza sociale della funzione Vigilanza ribadendo l’obiettivo strategico del pieno recupero di tale attività anche attraverso la cancellazione del ruolo ad esaurimento e il ripristino della possibilità di procedere a nuove assunzioni di ispettori. Una Vigilanza efficiente che contrasti l’evasione contributiva e il lavoro nero è un diritto fondamentale dei lavoratori e dei cittadini e l’argomento deve essere trattato con serietà, evitando demagogia e interessi di bottega.
Abbiamo evidenziato i tempi ristretti per l’esame del documento e per il confronto con i lavoratori interessati, chiedendo ulteriori incontri e il differimento del termine di avvio delle scelte organizzative che riguardano l’Area della Vigilanza.
Abbiamo espresso un apprezzamento generale per il progetto di regionalizzazione, con riserva di approfondire alcuni aspetti e alcune possibili ricadute. Abbiamo segnalato la necessità di precisare meglio la modalità di gestione delle missioni e la specificità della situazione di Bolzano.
Abbiamo infine chiesto che nel testo della Circolare e nella gestione delle attività di comunicazione non sia dato adito a equivoci e a interpretazioni che lascino pensare ad un abbandono della Vigilanza da parte dell’Istituto. Al contrario, serve sottolineare la volontà di rafforzarla e di recuperarne il pieno governo.
Per quanto riguarda il numero dei responsabili di Unità Operativa Vigilanza (RUO), riteniamo che non si debba difendere ad oltranza il fortino delle posizioni organizzative ma che neppure si debba procedere con “tagli lineari” di tipo burocratico, senza riguardo alle specificità dei territori. Abbiamo sempre sostenuto che il numero degli incarichi debba essere pari alle necessità organizzative, né superiore e né inferiore. Chiediamo, quindi, che l’Amministrazione nella riorganizzazione della Vigilanza tenga conto delle reali necessità.
Riteniamo che debba essere attentamente valutato anche il rischio di scollegare gli ispettori dalla sede di appartenenza, anche in considerazione dell’importante lavoro di raccordo che questi svolgono in collaborazione con la vigilanza documentale e gli altri uffici. Ferma restando l’opportunità del governo regionale e dell’impiego degli ispettori su tutto il territorio della regione stessa, deve essere salvaguardato un legame funzionale forte dell’ispettore con la sede di appartenenza.
USB farà la sua parte per raggiungere l’importante obiettivo di difendere e rilanciare la Vigilanza in Inps. Nel corso della riunione abbiamo annunciato il percorso unitario avviato con Confintesa per arrivare ad una manifestazione di lavoratori davanti al Ministero del Lavoro a sostegno della vertenza, sensibilizzando sulla questione il Ministro Orlando e tutti i gruppi parlamentari.
Le nostre richieste sono state recepite positivamente dalla Direttrice Generale e l’incontro è proseguito in modo costruttivo, concludendosi con il consenso generale ad ulteriori incontri, con l’obiettivo di un miglioramento del progetto di riorganizzazione, se necessario con differimento dei tempi di attuazione.