Mentre la disoccupazione sale e supera il 10,8/%, in Calabria più del doppio, un dato che non si leggeva dal 2018 ed i livelli occupazionali sono sempre più inferiori degli anni precedenti; la casereccia politica riempi le cronache dei giornali.
La destra che si allea con l’altra destra.. forse; il centro sinistra che non trova il candidato e litiga con l’altra sinistra.., le alternative politiche di destra e sinistra per non essere di meno litigano!
Questa la fotografia oggi della Calabria! Non solo dovremo restituire i soldi all’Europa a caro prezzo nei prossimi anni, effettuare riforme;
Ma nessuno ancora oggi che discute di quali progetti ha necessità il sud per uno sviluppo economico, quale sono le programmazioni della spesa, ma soprattutto chi le scrive per entrare nei bandi.
Probabilmente ci troveremo nuovamente con le pezze ai pantaloni come Calabria, per incapacità manifesta di non saper spendere i soldi! ( dei fondi EU solo il 37% spesi !!!)
Nessuno; a qualsiasi livello politico ci attestiamo, ha convocato una riunione dove vengono tracciati gli ambiti di intervento, che il sud vuole individuare, non vorremmo auto lodarci ma come USB abbiamo pubblicato un nostro opuscolo “costruiamo il futuro” su come investire i soldi nei vari territori, sicuramente non è la panacea di tutti i mali del sud, ma almeno un canavaccio su cui vorremmo come organizzazione sindacale confrontarci. Oppure vista la scarsa capacità di programmazione dobbiamo attendere che ci vengano calati dall’alto i progetti per la Calabria?
Abbiamo pensato nel nostro opuscolo ad piano di rilancio e ridistribuzione della ricchezza al fine di ridurre le disuguaglianze acuite anche dalla pandemia, soprattutto definire una politica compatibile con l’ambiente, individuare migliori condizioni di vita e di lavoro, attuare un programma per raggiungere la piena occupazione nella pubblica amministrazione - un progetto racchiuso in 14 punti che parte dalla:
- salute e sanità pubblica ed universale per tutti - istruzione – politiche industriali e riduzione dell’orario di lavoro digitalizzazione e tecnologia - al salario minimo - alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ( morti ne stiamo contando troppi ) ai trasporti… ecc.
Invitiamo qualche litigante a voler parlare del nostro patrimonio culturale e turistico e come creiamo ricchezza in questa regione - su come individuare progetti innovativi nelle aree urbane per renderle vivibili, quali spazi comuni di unione sociale proponiamo, di come risaniamo l’ambiente visti i veleni sparsi per tutta la Calabria oppure del dissesto idrogeologico.
Ma soprattutto sarebbe ora che ci mettessimo intorno ad un tavolo e si parlasse di come rafforziamo tutta la sanità, una sanità sparsa su tutto il territorio che dia risposte immediate ai cittadini e non continuare ad agognare viaggi della speranza per potersi curare.
La riapertura degli ospedali che prima sono serviti ai vari “politicanti” come campagna elettorale e poi lasciati all’abbandono più completo, pagando fitti ed utenze a vuoto ma soprattutto lasciando la cittadinanza senza cure mediche.
In Calabria nemmeno la pandemia a mosso di un sol centimetro i vari commissari e ministri in materia sanitaria, anzi la hanno solo accentuata in peggio; basta vedere quanto personale ancora oggi si infetta e la scarsità di organico in ogni presidio, incapaci pure di assumere a tempo indeterminato i tanto glorificati infermieri e medici e parasanitari, di cui tutti si sono riempiti la bocca, per assicurare i LEA.
Come USB avremmo altre indifferibili argomenti su cui progettare le spese del recovery plan, per rovesciare questa ottica di indolenza più totale della politica, indirizzata solo alle prossime elezioni ed a come posizionarsi a scapito di tutta una generazione di cittadini sempre più in fuga dalla disoccupazione e dallo sfruttamento.
Siccome non vogliamo finire nella pentola di qualche azzeccagarbugli, ne tanto meno stare a guardare chi si becca; invitiamo, chi ne senta la necessità di programmare una Calabria diversa, a confrontarsi!
p/USB Federazione Catanzaro
Jiritano