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Comunicati Stampa

La sicurezza sui mezzi di trasporto regionale è una cosa seria, affrontiamola con serietà!


Ormai è pane quotidiano dei mezzi di informazione scrivere o trasmettere di episodi di aggressioni al personale, agli utenti, vandalizzazioni dei mezzi mentre sono in corsa e chi più ne ha più ne metta.

Siamo convinti e lo abbiamo detto più volte come USB, che il problema è di tipo sociale, di degrado culturale e materiale di diversi strati sociali sui territori, di falsi miti alimentati dai tempi bui che viviamo, su questo c'è un gran lavoro da fare, di ricostruzione di tutta una seria di fattori che adesso sono completamente assenti.

Con forza ribadiamo che ciò non toglie che, nell'immediato, bisogna pur affrontare le emergenze, questo però deve essere fatto in maniera seria e senza speculazioni di tipo politico o di altro genere.

La sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico locale è un tema serio e va affrontato con altrettanta serietà.

Veniamo al tema più volte toccato dalla USB, la presenza a bordo di personale delle forze dell'ordine: se davvero si facessero vedere e sentire, in talune occasioni potrebbero tornare utili a sedare episodi di violenza prima che finiscano in tragedia o simili.

Quello che vediamo, viceversa, è un costante impegno delle stesse forze dell'ordine, nel colpire qualsiasi forma di dissenso espresso dalle categorie più deboli della società, per poi tornare tranquillamente ai loro focolari domestici, in completo anonimato, sui mezzi pubblici di trasporto regionali; viaggiano gratis, secondo alcuni grazie al protocollo siglato tra Regione ed alcune forze dell'ordine, ed evitano scrupolosamente però, di presentarsi al personale come previsto dallo stesso protocollo.

Ma la cosa più tragicomica è che, la politica regionale, prima quella di centro destra di caldoriana memoria, adesso quella guidata dal centro sinistra di de luchiano stampo, si sono spesi questo protocollo di collaborazione con le forze dell'ordine a bordo dei mezzi di trasporto pubblico regionali, come il classico coniglio tirato fuori dal cappello per arginare i fenomeni di violenza a bordo; ebbene non solo non ha funzionato e non funzionerà mai a nostro parere, ma quello che davvero riteniamo meschino è stato lo spendersi tale iniziativa a fini politici (per chi ci ha creduto ovviamente!).

Le cose stanno in maniera completamente diversa e sono state ben definite qualche anno fa, prima con la sentenza del TAR Lazio, N° 2590 del 29/03/2002 e poi con la sentenza del Consiglio di Stato N° 4252 del 31/07/2007, nelle quali si ribadisce la validità di una norma che origina dal R.D.L. 2 Aprile 1925 n. 382, i cui princìpi, recepiti dal “Codice di ordinamento militare”, sono quelli di aumentare e garantire la sicurezza pubblica della collettività.

Le due sentenze fanno riferimento ad alcuni procedimenti di aziende pubbliche(anche Campane) contro il Ministero della Difesa, procedimenti persi che ebbero un costo pagato con soldi pubblici mentre invece la politica si è spesa volendoci far credere che hanno trovato la panacea per gli atti di violenza sui mezzi di trasporto.


Pertanto in attesa che le forze dell'ordine si facciano sentire sui mezzi di trasporto in virtù delle sentenze citate e non per merito del governatore De Luca, per favore, facciamo i seri, almeno con gli argomenti che richiedono serietà, non si speculi su chi ogni giorno:

  • da utente deve affrontare odissee assurde per usare i mezzi di trasporto per lo sfascio causato dai tagli voluti da tutta la politica italiana;

  • da lavoratore del settore è bersaglio di tutti gli epiteti più coloriti nel migliore dei casi, nel peggiore è la vittima di aggressione per i disservizi o di male intenzionati.

    USB Lavoro Privato Campania