La nostra delegazione del Centro Studi CESTES della USB e della rivista e associazione Nuestra America, formata da Rita Martufi e Luciano Vasapollo, si è recata nella seconda metà di febbraio per 15 giorni in visita ufficiale a Cuba, invitati ufficialmente dall’ICAP, l’Istituto Cubano di Amicizia dei Popoli, e dal Ministero della Cultura, svolgendo anche attività in qualità di coordinatori del Capitolo italiano della rete in Difesa dell’Umanità. Vari sono stati i seminari tenuti, le conferenze, le presentazioni di libri, i dibattiti e gli incontri
Siamo arrivati a Cuba in un clima di festa politica che in questi giorni coinvolge l’intera società , tanto il Governo e il Partito Comunista quanto il popolo cubano, per il ritorno a casa dei 5 Eroi, rivoluzionari, combattenti antiterroristi in difesa dell’umanità. In occidente a tal riguardo con la solita visione distorta eurocentrica si è molto parlato molto e a sproposito di un nuovo definitivo avvicinamento fra Usa e Cuba dopo oltre cinquanta anni, ma i cubani sanno bene di dover rimanere con “i piedi a terra” e di stare solo all’ inizio di una serie di trattative per la fine del blocco e la vera e concreta normalizzazione delle relazioni diplomatiche.
Il ritorno dei 5 eroi combattenti , e nello specifico dei 3 che erano ancora in carcere, ha rappresentato per Cuba una vittoria politica contro l’imperialismo, e un segnale tangibile e concretamente positivo della grande solidarietà internazionale espressa dai comitati nazionali per la libertà dei 5 , nati in tutto il mondo per difendere la causa rivoluzionaria, insieme all’incessante attività svolta dalle organizzazioni politiche comuniste sinceramente rivoluzionarie e dalle organizzazioni sindacali conflittuali di classe, come in Italia l’USB, il Capitolo italiano della rete in Difesa dell’Umanità (REDH) e l’FSM, dai tanti compagni delle tante associazioni per esempio in Italia come la Villetta, Italia-Cuba.ecc ,e anche delle migliaia di compagnie cittadini democratici e progressisti che anche singolarmente si sono mostrati vicini e partecipi di questa causa politica e umanitaria che ha visto la partecipazione attiva anche di molti religiosi ed uomini di cultura.
Raul Castro ha recentemente conferito a tutti i cinque la massima onorificenza della repubblica di Cuba, la medaglia d’oro come Eroi della Rivoluzione.
La prima attività della delegazione durante questi giorni è stato l’incontro conl’Icap e in particolare con la infaticabile combattente Kenya Serrano, giovanissima Ministro e Presidente dell’ICAP, a cui ha partecipato anche Padre Tarzia, direttore per tanti anni di Famiglia Cristiana e ora della rivista Jesus, e precedentemente anche direttore delle Edizioni Paoline. I primi giorni la visita della nostra delegazione si è svolta anche con la sua presenza in particolare nelle attività con e per i 5, anche perché l ‘aiuto che ci ha dato in questi anni per la campagna di liberazione è stato molto importante. Con lui siamo riusciti a coinvolgere nella causa ampi e diversificati settori sella società civile, cattolici di base e tanti religiosi, con una loro forte attenzione, arrivando a parlare dopo molte parrocchie finanche in Udienza dal Papa, prima da Benedetto XVI e poi da Papa Francesco, ai quali con lettere a firma del Prof. Vasapollo e scambiando alcune idee e opinioni al riguardo, è stata chiesta una particolare attenzione da parte loro in un alto senso di giustizia umanitaria per il dramma e la profonda ingiustizia patita dai nostri 5 fratelli e per le relative sofferenze che da anni hanno sempre colpito loro e le rispettive famiglie.
Una grande festa è stato l’incontro privato direttamente con i 5 all’ICAP, e poter vivere con loro indimenticabili forti emozioni e quella “umanità” di cui hanno sempre parlato in senso rivoluzionario Che Guevara, José Marti e Antonio Gramsci…cioè della Rivoluzione come profondo atto di amore, di quell’ “Essere duri senza perdere la tenerezza”, come appunto diceva Che Guevara.
Gerardo facendoci vedere la foto della figlia, ci ha raccontato come ogni mattina appena sveglio il suo primo pensiero sia quello di andare dalla piccola Gema, guardarla e fotografarla, dato che fino a due mesi fa a causa della condanna a due ergastoli e quindici anni di duro , infame carcere che gli era stata ingiustamente comminata, non avrebbe mai immaginato di poter vivere una gioia così grande. Inoltre, lui come gli altri quattro compagni, ci hanno ripetutamente ringraziato per la vicinanza e le lotte portate avanti in tutti questi anni per la loro liberazione, come noi abbiamo ringraziato prima di tutto loro per la grande prova di forza, dignità e coraggio che hanno fornito a tutti i rivoluzionari e al mondo, pagando il “prezzo” di voler portare avanti la Rivoluzione Cubana, il Socialismo e la libertà del loro popolo e per difendere l’intera umanità dai crimini del terrorismo di Stato.
Anche alla come sempre bellissima e partecipatissima Fiera del Libro siamo stati insieme ai 5 e ai loro familiari, e con nostra grande emozione in questa come in altre occasioni essi ci hanno coinvolto e trattato come la loro “grande famiglia”.
A Cuba la Fiera internazionale del Libro è un evento importantissimo culturale e sociale annuale, siamo alla ventiquattresima edizione , che inizia sempre all’ Avana e prosegue per diversi giorni a Pinar del Rio, Santiago e nel resto dell’isola, dove sono presenti delegazioni di oltre cento paesi e case editrici da tutto il mondo, compresi gli USA, e vengono venduti milioni di libri a prezzi minimi.
Abbiamo incontrato grandi intellettuali di livello internazionale anche nelle intense attività che abbiamo svolto alla Fiera del Libro insieme al Ministro della Cultura e all’instancabile e preziosissima compagna Zuleica, Presidente dell’Istituto Cubano del Libro e responsabile della Fiera.
Alla Fiera del Libro la nostra delegazione ha presentato il nostro libro PIIGS – IL RISVEGLIO DEI MAIALI, pubblicato per la prima volta in Italia dall’editore Jaca Book nel 2011 e già tradotto in greco, spagnolo e in portoghese, e ora riedito in una nuova edizione in lingua spagnola dalla casa editrice cubana Nuovo Millennio.
Il libro è stato presentato anche alla sede del sindacato CTC, con i compagni delle relazioni internazionali del Comitato centrale del Partito Comunista di Cuba, alle Università dell’Havana e di Pinar del Rio, e poco prima di ripartire per Roma c’è stata un’altra presentazione con gli economisti dell’ANEC, confrontandosi sempre in partecipati e aperti dibattiti sulla crisi sistemica del capitale, l’imperialismo USA e UE, il ruolo dei PIIGS e sull’attacco brutale contro il movimento dei lavoratori.
Si è anche parlato in tutte le presentazioni, conferenze, seminari e dibattiti ai quali abbiamo partecipato come relatori, molto e con molti interventi dal pubblico della situazione in America Latina, del golpe in Paraguay o di quello che in Honduras ha deposto Zelaya, dell’attacco violentissimo contro Maduro e il governo rivoluzionario bolivariano in Venezuela e contro Cristina Fernández de Kirchner e il suo governo in Argentina. Il terrorismo di Stato economico e quello militare e massmediatico sono stati ulteriori cardini del dibattito tenuto nelle diverse sedi; appunto , terrorismo che viene dall’alto e che cerca di condizionare i giovani e i meno giovani in America Latina come in Europa con la guerra economica, finanziaria, sociale e la guerra imperialista guerreggiata i come ad esempio n Libia, Ucraina, Siria, Medio Oriente. Sono stati poi evidenziati fattori positivi, come le modalità differenti e le oggettive difficoltà delle transizioni al socialismo in atto e il ruolo dell’ALBA nelle relazioni complesse internazionali di oggi.
E in tutti gli ambiti di intervento abbiamo con chiarezza posto l’attenzione sull’irriformabilità del capitalismo, dell’ imperialismo e quindi dell’Europolo, e di conseguenza sull’obiettivo strategico per le forze di classe e rivoluzionarie di lavorare politicamente sulla rottura dell’Unione Europea imperialista, la proposta di uscirne e di creare un’ALBA Mediterranea; cioè modalità e forme di internazionalismo proletario che attraverso le lotte e momenti di deciso conflitto di classe, anche inizialmente rivendicativi e di riformismo strutturale, ponga il problema del non pagamento del debito pubblico ed estero, che non può più pesare sui salari e i diritti dei lavoratori e che può risolversi con una nuova alleanza dei popoli, del mondo del lavoro e del lavoro negato, attraverso nuove forme solidali , autodeterminate e socio-eco-compatibili di produzione e distribuzione della ricchezza sociale, con le nazionalizzazioni delle banche e dei settori strategici dell’economia, con l’uscita dall’euro, dalla UE e il rifiuto delle politiche del Fondo Monetario Internazionale, adottando anche una nuova moneta di compensazione, con misure economiche e sociali a favore dei lavoratori stessi attraverso principi di complementarietà e solidarietà contro le leggi del profitto e dello sfruttamento.
La nostra delegazione ha anche avuto incontri ufficiali con il Comitato Centrale del Partito Comunista, con dirigenti di alto livello a partire da Oscar Martinez Vice Jefe delle Relazioni Internazionali, con i quali si è parlato della situazione politica internazionale, con particolare attenzione a quella europea e agli sviluppi positivi del processo rivoluzionario cubano e le relazioni in America Latina.
I compagni delle relazioni internazionali del CCPCC , ci hanno ben evidenziato come per il Partito e il Governo cubano sia ben chiaro che rinegoziare o ristabilire rapporti con gli Usa non significa al momento assolutamente normalizzare le relazioni , che è cosa ben diversa e presuppone i punti irrinunciabili per Cuba , a partire dal rispetto della parità nel confronto , dalla cancellazione di Cuba dai cosiddetti Stati “ canaglia terroristi”, la chiusura della base di Guantanamo restituendo il territorio a Cuba, il riconoscimento e pagamento da parte del governo Usa dei danni economici e sociali provocati dal più lungo blocco genocida della storia, e quindi dalla completa e definitiva fine del blocco e di chiusura di ogni forma di condizionamento e impedimento alle politiche commerciali ed economico-produttive di Cuba, nel pieno rispetto della sua politica internazionale e dell’autodeterminazione socialista scelta e decisa dal popolo cubano.
Un altro incontro estremamente importante è stato quello con i dirigenti internazionali del sindacato dei lavoratori cubani CTC ,con i quali si è ancora discusso della crisi, dell’Europa, ma si è anche parlato dell’importante ruolo della USB riconosciuto anche con la recente nomina di Paolo Leonardi come Segretario Internazionale per l’FSM nell’impiego pubblico, e si è parlato del ruolo e delle prospettive internazionali del sindacalismo conflittuale di classe in questa crisi economica e di valori del capitalismo.
Abbiamo anche incontrato Roberto Verrier del Commercio Estero che ci ha spiegato il miglioramento in questi ultimi anni delle relazioni di Cuba in primis ovviamente con i paesi dell’ALBA, ma anche con la Russia, la Cina, l’Iran, l’Iraq, la Siria; e ci ha parlato del lavoro di ricerca che Cuba sta portando avanti in ambito di risorse rinnovabili. A tal riguardo è stato bello sapere come Fidel Castro, a 89 anni, oltre a continuare a studiare e scrivere libri ,si occupi intensamente del suo orto, sperimentando colture che possono originare una nuova agricoltura a migliore sostenibilità socio-ambientale per migliorare gli equilibri e le sorti per l’intera umanità in una vera giustizia produttiva, economica , distributiva contro le drammatiche leggi dello sfruttamento dell’uomo e della natura tutta..
Abbiamo poi incontrato il caro amico, grandissimo poeta e scrittore Miguel Barnet alla sede dell’UNEAC, e tantissimi intellettuali militanti cubani e non ( come Luis Britto, Stella Calloni, Gianni Vattimo, Isabel Monal con la quale abbiamo presentato il libro su Gramsci in America Latina, curato per l’edizione dalla Rete dei Comunisti) nell’ambito di una grande attività svolta con la Rete in Difesa dell’Umanità, che ha un ruolo importante anche con il Capitolo italiano e vede tra i suoi più attivi partecipanti e promotori la Rete dei Comunisti, Radio Città Aperta, il Cestes, la casa editrice Natura Avventura, Nuestra America etc.; attività in cui si è discusso molto e con serie proposte per il futuro internazionale della Rete e sul modo di lottare in maniera sempre più attiva, efficace e militante al capitalismo, alla barbarie dell’ imperialismo a partire dal saper contrapporsi e al terrorismo massmediatico quotidiano.
Dall’Avana a Pinar del Rio dove abbiamo tenuto conferenze ed incontri con i responsabili locali dell’Amministrazione,del Partito Comunista, del Sindacato, dell’ICAP e con molti professori e studenti dell’Università, inoltre abbiamo avuto incontri col Rettore e contribuito a rinnovare, così come era avvenuto con l’ Università dell’Avana protocolli esecutivi e accordi culturali, nell’interesse dell’amicizia fra i popoli.
Per ultimo , ma sicuramente fra le attività principali ci sono stati molti incontri con i compagni del Comitato internazionale libertà per i 5 , egregiamente diretto dall’insostituibele e attivissima rivoluzionaria la presidente Graciela Ramirez, ed insieme ai compagni della Missione del Portorico ci hanno parlato di come non disperdere il grande patrimonio di lotte e di idee del comitato stesso , rilanciando una intensa attività a partire dalla battaglia per la liberazione di Oscar Lopez Rivera, leader dell’anticolonialismo del Portorico, che da 34 anni è detenuto nelle carceri statunitensi per reati d’opinione.
La lotta per la Libertà deve quindi continuare, per tutti i prigionieri politici, per i curdi, i palestinesi, i baschi, per portare avanti gli ideali della Rivoluzione Cubana, per difendere la rivoluziona bolivariana, l’ALBA, Telesur e la nostra piccola ma importante Radio Città Aperta e l’informazione alternativa. E ancora la lotta deve continuare per difendere l’autodeterminazione dei popoli, per il mondo del lavoro e del lavoro negato e per combattere chi strumentalizza i problemi della gente per porli in chiave razzista, come i fascisti e i leghisti nostrani che sono strumento di un barbaro neocolonialismo a cui tutti ci opponiamo fermamente con la solidarietà internazionalista di classe.
Nelle varie occasioni di incontri e dibattiti siamo sempre stati accompagnati da Abel Prieto, fino a due anni fa Ministro della Cultura e ora Assessore di Raul Castro, ruolo che a Cuba significa primo collaboratore del Presidente, sempre presenti sono stati anche Kenya Serrano e Fernando Rojas (Vice-Ministro della Cultura); ringraziamo loro, il governo cubano , il partito e il popolo cubano per la grande accoglienza e attenzioni che abbiamo ricevuto.
Con le nostre organizzazioni politiche , sindacali , culturali di riferimento vi saremo vicini con tutto il cuore e la forza rivoluzionaria ,perché la Rivoluzione è un profondo atto di amore, e come dice il nostro fratello Abel Prieto proprio per questo quindi “La vittoria è inevitabile”.
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Informe de Rita Martufi y Luciano Vasapollo después de regresar de una visita oficial a Cuba :
Super User
www.nuestra-america.it/images/foto1.JPGLa lucha
por la Libertad debe continuar, por todos los prisioneros políticos, para sacar adelante los ideales de la Revolución Cubana, para defender la revolución bolivariana , ALBA. La lucha todavía debe continuar para defender la autodeterminación de los pueblos, para la victoria del mundo del trabajo y del trabajo negado y para combatir contra el bárbaro neocolonialismo , imperialismo y el capitalismo, al que todos nos oponemos firmemente con la solidaridad internacionalista de clase, y ¡¡Con Cuba la “Victoria es inevitable!!”
Para otros artículos sobre el trabajo político de nuestra delegación, visite:
La delegación del Centro de Estudios CESTES de la USB y de la revista y asociación Nuestra América, formada por Rita Martufi y Luciano Vasapollo, pasó 15 días de visita en Cuba durante la segunda mitad de febrero, invitados oficialmente por el ICAP, Instituto Cubano de Amistad con los Pueblos, y por el Ministerio de Cultura, desarrollando actividades en calidad de coordinadores del Capítulo italiano de la red en Defensa de la Humanidad. Han sido varios los seminarios, conferencias, presentaciones de libros, debates y riunione. Llegamos a Cuba en un ambiente de fiesta política, que en estos días implica a toda la sociedad, tanto al Gobierno y al Partido Comunista como al pueblo cubano, por la vuelta a casa de los 5 Héroes, revolucionarios, combatientes, antiterroristas en defensa de la humanidad. En occidente, con su típica visión distorsionada eurocéntrica, se ha hablado mucho y de forma disparatada de un nuevo y definitivo acercamiento entre Usa y Cuba después de más de cincuenta años, pero los Cubanos saben bien que deben mantener los “pies en la tierra” ya que se encuentran al inicio de una serie de tratados que llevarán al final del bloqueo y la verdadera y concreta normalización de las relaciones diplomáticas.
La vuelta a casa de los 5 héroes combatientes, y concretamente de los 3 que estaban todavía encarcelados, ha representado una victoria política para Cuba contra el imperialismo así como una señal tangible y positiva de la gran solidaridad internacional manifestada por los comités nacionales por la libertad de los 5, nacida en todo el mundo para defender la causa revolucionaria, junto a la incesante actividad desarrollada por las organizaciones políticas comunistas revolucionarias y las organizaciones sindicales conflictivas de clase, como en Italia la USB, la Red de los Comunistas, el Capítulo italiano de la red en Defensa de la Humanidad (REDH) Y el FSM, de los tantos compañeros de los movimientos sociales y asociaciones de solidaridad-como por ejemplo la Villeta en Italia, Italia-Cuba etc.-, y también de las miles de compañías ciudadanas democráticas y progresistas que de forma individual se han mostrado cercanas y participativas en esta causa política y humanitaria, que ha vivido también la participación activa de muchos religiosos y hombres de cultura. Recordamos con amor revolucionario que el Presidente Raúl Castro ha otorgado recientemente a los cinco el más alto honor de la República de Cuba, la medalla de oro como Héroes de la Revolución.
La primera actividad de la delegación durante estos días fue el encuentro con el ICap, y en particular con la incansable combatiente Kenya Serrano, jovencísima Ministra y Presidenta del ICAP, en el que también participó el Padre Tarzia, director durante muchos años de Familia Cristiana y ahora de la revista Jesús y precedentemente también director de las Ediciones Paoline. Los primeros días de la visita de nuestra delegación se desarrollaron con su presencia, particularmente en las actividades, con y para los 5, sobre todo porqué la ayuda que nos ha brindado en estos años para la campaña de liberación ha sido muy importante. Gracias a él hemos podido concienciar con la causa a amplios y diversos sectores de la sociedad civil, católicos de base y religiosos, con una fuerte atención, llegando a la Audiencia del Papa, primero Benedicto XVI y después a la del Papa Francesco, al cual mediante cartas firmadas por el Prof. Vasapollo y intercambiabando algunas ideas y opiniones al respecto, se le solicitó una especial atención de justicia humanitaria por el drama y la profunda injusticia sufrida por nuestros 5 hermanos y los relativos sufrimientos que desde hace años han caído sobre ellos y sus familias.
La reunión privada con los 5 en el ICAP fue una gran fiesta, el poder vivir con ellos fuertes e inolvidables emociones y la “humanidad” de la que han hablado siempre de forma revolucionaria Che Guevara, José Martí y Antonio Gramsci…es decir, la Revolución como profundo acto de amor, de ese “ser duro sin perder la ternura”, como decía el propio Che Guevara. Gerardo, mientras nos enseñaba la foto de su hija, nos contaba como cada mañana nada más despertarse lo primero que le venía en mente era estar con su pequeña Gema, mirarla y hacerle fotos, ya que hasta hace dos meses en los que continuaba su condena de dos cadenas perpetuas y quince años de dura e infame cárcel impuesta injustamente, no hubiera imaginado poder gozar de una alegría tan grande. Además tanto él, como sus 4 compañeros nos agradecieron continuamente nuestro apoyo y luchas llevadas a cabo durante todos estos años por su liberación, igual que nosotros también les dimos las gracias por la gran prueba de fuerza, dignidad y coraje que han dado a todos los revolucionarios y al mundo, pagando el “precio” de querer sacar adelante la Revolución Cubana, el Socialismo y la libertad de su pueblo y por defender a la humanidad de los crímenes del terrorismo de Estado.
También estuvimos presentes en la fantástica y participativa Feria del Libro junto a los 5 y sus familias, y nosotros emocionados como en tantas otras ocasiones en las que nos trataron como su “gran familia”.
En Cuba la feria internacional del Libro es un importantísimo evento cultural y social anual, que se encuentra en su vigesimocuarta edición, que comienza siempre en La Habana y continua durante varios días por Pinar del Río, Santiago y el resto de la isla, donde se encuentran presentes las delegaciones de otros cientos países y casas editoriales de todo el mundo, incluida USA. Se venden millones de libros a precios mínimos.
Encontramos grandes intelectuales a nivel internacional en las intensas actividades que llevamos a cabo en la Feria del Libro junto al Ministro de Cultura y su tenaz compañera Zuleica, Presidenta del Instituto Cubano del Libro y responsable de la Feria.
En la Feria del Libro nuestra delegación presentó nuestro libro PIIGS – IL RISVEGLIO DEI MAIALI, publicado por primera vez en Italia por la editorial Jaca Book en 2011 y traducido al griego, español y portugués, reeditado ahora en una nueva edición en lengua española por la casa editorial cubana Nuevo Milenio.El libro también se presentó en la sede del sindicato CTC, con los compañeros de relaciones internacionales del Comité central del Partido Comunista de Cuba, en la Universidad de La Habana y Pinar del Río, y justo antes de volver a Roma se dio otra presentación con los economistas de ANEC, confrontándose siempre en participativos y abiertos debates sobre la crisis sistémica del capital, el imperialismo de USA y UE, el papel de los PIIGS y el brutal ataque contra el movimiento de los trabajadores.
En todas las presentaciones, conferencias, seminarios y debates en los que hemos participado como ponentes se ha hablado mucho y con variadas intervenciones del público de la situación en América Latina, del golpe en Paraguay o lo que ha depuesto Zelaya en Honduras, del violento ataque contra Maduro y el gobierno revolucionario boliviano en Venezuela y contra Cristina Fernández de Kirchner y su gobierno en Argentina. El terrorismo de Estado económico, militar y mediático fueron también posteriores fundamentos del debate llevado a cabo en las diversas sedes: un terrorismo que proviene de lo más alto y que intenta condicionar a los jóvenes y menos jóvenes en América Latina como en Europa con la guerra económica, financiera, social y la guerra imperialista librada por ejemplo en Libia, Ucrania, Siria y Oriente Medio. También se han evidenciado factores positivos, como las diversas formas y las dificultades objetivas de las transiciones al socialismo actual y el papel de ALBA en las complejas relaciones internacionales de hoy en día.
En todas las áreas de las intervenciones hemos puntualizado sobre el hecho de la imposibilidad de reforma del capitalismo, del imperialismo y por tanto del Europolo, y en consecuencia sobre el objetivo estratégico de las fuerzas de clase revolucionarias de trabajar políticamente en la ruptura de la Unión Europea imperialista, la propuesta de salir y de crear un ALBA mediterránea; es decir, modalidades y formas de internacionalismo proletario que a través de las luchas y momentos de conflicto de clase, inicialmente reivindicativos y de reforma estructural, exponen el problema del impago de la deuda pública y externa, el cual debe dejar de pesar en los salarios y derechos de los trabajadores y que puede resolverse con una nueva alianza de los pueblos, del mundo del trabajo, y del trabajo negado, a través de nuevas formas solidarias, autodeterminantes y socio-eco-compatibles de producción y distribución de la riqueza social, con la nacionalización de los bancos y sectores estratégicos de la economía, con la salida del euro, de la UE y el rechazo de las políticas del Fondo Monetario Internacional, adoptando incluso una nueva moneda de compensación, con medidas económicas y sociales a favor de los propios trabajadores a través de principios de complementariedad y solidaridad contra las leyes del lucro y la explotación.
Nuestra delegación se reunió de forma oficial con el Comité Central del Partido Comunista, con dirigentes de alto nivel como Óscar Martínez Vice Jefe de Relaciones Internacionales, con los cuales se habló de la situación política internacional, con particular interés en la europea y la evolución positiva del proceso revolucionario cubano y las relaciones en América Latina.Los compañeros de relaciones internacionales del CCPCC nos dejaron bien claro que para el Partido y el Gobierno cubano el hecho de negociar o restablecer las relaciones con Usa no significa, por el momento, normalizar las relaciones, que es algo muy diverso y presupone los puntos irrenunciables para Cuba, a partir del respeto de la igualdad de confronte, como acabar con la Cuba llamada por los Estados “canalla terrorista”, el cierre de la base de Guantánamo restituyendo el territorio en Cuba, el reconocimiento y el pago por parte del gobierno de Usa por los daños económicos y sociales provocados por el mayor bloqueo genocida de la historia, y por tanto del completo y definitivo final de dicho bloqueo y de cualquier forma de condicionamiento e impedimento para las políticas comerciales y económico-productivas de Cuba, respetando plenamente su política internacional y de autodeterminación socialista elegida y decidida por el pueblo cubano.
Otra reunión extremadamente importante fue aquella con los dirigentes internacionales del sindicato de trabajadores cubanos CTC, con los cuales discutimos sobre la crisis de Europa, pero se habló también del papel de la USB reconocido también por el reciente nombramiento de Paolo Leonardi como Secretario Internacional del FSM en la administración pública, se habló del papel y las perspectivas internacionales del sindicalismo conflictivo de clase en esta crisis económica y de los valores del capitalismo. Nos reunimos también con Roberto Verrier de Comercio Exterior que nos explicó la mejora en estos últimos años de las relaciones de Cuba in primis obviamente con los países de ALBA y también con Rusia, China, Irán, Irak, y Siria; nos habló del trabajo de investigación que Cuba está llevando a cabo en el ámbito de recursos renovables. En este sentido, es reconfortable saber cómo Fidel Castro, con 89 años, además de continuar estudiando y escribiendo libros, se ocupa intensamente de su huerto, experimentando con cultivos que puedan dan lugar a una nueva agricultura de mejor sostenibilidad socio-ambiental para mejorar los equilibrios y el destino de toda la humanidad con una verdadera justicia productiva, económica, distributiva contra las dramáticas leyes de la explotación del hombre y de la naturaleza.
Nos reunimos después con un querido amigo, gran poeta y escritor, Miguel Barnet en la sede de UNEAC y con tantos otros intelectuales militantes cubanos y no cubanos (como Luis Britto, Stella Calloni, Gianni Vattimo, Isabel Monal con la cual presentamos el libro de Gramsci en América Latina, editado por la edición de la Red de los Comunistas) en el ámbito de una gran actividad llevada a cabo con la Red en Defensa de la Humanidad, que tiene un papel importante con el Capítulo italiano y ve entre sus participantes más activos y promotores a la Radio Città aperta, Cestes, la casa editorial Natura Avventura, Nuestra América, etc. Actividad en la cual se ha discutido mucho y con serias propuestas sobre el futuro internacional de la Red y de cómo luchar de forma más activa, eficaz y militante contra el capitalismo, oponerse a la barbarie del imperialismo y del terrorismo mediático cotidiano.
De La Habana a Pinar del Río donde llevamos a cabo conferencias y reuniones con los responsables locales de la Administración del Partido Comunista, del Sindicato, del ICAP y con muchos profesores y estudiantes de la Universidad, además nos reunimos con el Rector y contribuimos a renovar, como ya había sucedido con la Universidad de La Habana protocolos ejecutivos y acuerdos culturales en interés de la amistad entre los pueblos.
Por último, pero sin duda una de las actividades principales se dieron muchos encuentros con compañeros del Comité Internacional libertad para los 5, brillantemente dirigido por la insustituible y activa revolucionaria, la presidenta Graciela Ramírez, que junto a los compañeros de la Misión de Puerto Rico nos hablaron de cómo evitar la pérdida del gran patrimonio de luchas e ideas del propio comité, relanzando una intensa actividad a partir de la batalla por la liberación de Óscar López Rivera, líder del anticolonialismo de Puerto Rico, que se encuentra detenido desde hace más de 34 años en cárceles estadounidenses por delitos de opinión.
Por tanto, la lucha por la Libertad debe continuar, por todos los prisioneros políticos, por los curdos y palestinos, los vascos, para sacar adelante los ideales de la Revolución Cubana, para defender la revolución bolivariana , ALBA, Telesur y nuestra pequeña pero importante Radio Cittá aperta y la información alternativa. La lucha todavía debe continuar para defender la autodeterminación de los pueblos, para el mundo del trabajo y del trabajo negado y para combatir el uso del racismo como instrumento politico, como en Italia hacen los fascistas y la Liga norte, que son instrumento de un bárbaro neocolonialismo al que todos nos oponemos firmemente con la solidaridad internacionalista de clase.
En las varias ocasiones de reuniones y debates hemos estado siempre acompañados por Abel Pietro, Ministro hace dos años de la Cultura y actual Asesor de Raúl Castro, papel que en Cuba significa primer colaborador del Presidente, también estuvieron siempre presentes Kenya Serrano y Fernando Rojas (Vice-Ministro de la cultura); les damos las gracias a ellos, a los Embajadores de Cuba en el Estado italiano y en la Santa Sede, al Gobierno cubano, al Partido Comunista y al pueblo cubano por su gran hospitalidad y por atención que recibimos.
Con nuestras organizaciones políticas, sindicales, culturales de referencia os apoyaremos con todo el corazón y la fuerza revolucionaria, porqué la Revolución es un profundo acto de amor, y como dice nuestro hermano Abel Prieto precisamente por esto “¡¡La victoria es inevitable!!”