Sono recenti le dichiarazioni del Sindaco G. Alemanno circa le intenzioni di procedere alla vendita di quote societarie di ACEA, portando l’11 febbraio in Consiglio Comunale la proposta di ridurre ulteriormente la partecipazione del Comune di Roma dall'attuale 51% al 30%.
“Dopo la trasformazione da azienda municipalizzata a SpA, dopo l’ingresso nella gestione dell’acqua dei privati (la multinazionale francese Suez, Caltagirone) portato avanti dalle Giunte precedenti, si vuole ora sancire un ulteriore passaggio verso la definitiva privatizzazione di un bene comune e la sua consegna al business dei poteri forti finanziari”, afferma Fulvio Vescia, della RdB Energia.
“Ma l’acqua non è una merce, è un bene comune e un diritto umano universale, da conservare per le future generazioni – prosegue Vescia - e nel nostro Paese oltre 400.000 cittadini hanno già firmato la legge d’iniziativa popolare promossa dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua. Con il presidio di domani vogliamo dire chiaramente che l’acqua è un bene di tutti e che nessun sindaco, per quanto eletto, può disporne come se gli appartenesse. Per questo domani saremo in piazza a Roma, per ribadire il nostro NO all’ulteriore svendita ai privati di Acea”, conclude il rappresentante RdB Energia.
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