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PUBBLICO IMPIEGO PUGLIA

"L'Agenzia INAIL Maglie...Che fine ha fatto?"

Maglie,

"L'Agenzia INAIL Maglie...Che fine ha fatto?"

È la domanda che si pongono Fabiana Timo e Luca Puglisi del Coordinamento Regionale USB P.I.-INAIL Puglia. E, peraltro raccontano una vicenda che risale all’anno 2013, quando l’INAIL – sulla base dell'ennesima riorganizzazione dell'Istituto – decise di chiudere molte Sedi di tipo C in tutta Italia. Tra queste, quella di Maglie, definita fiore all'occhiello della Puglia, piccola ma efficientissima, che serviva un bacino di utenza piuttosto vasto del territorio salentino. Fu, però, declassata ad Agenzia. Invece, scrivono Timo e Puglisi “avrebbe dovuto mantenere il Centro Medico-Legale e un piccolo contingente di personale amministrativo a supporto dell'attività medica, nonché fornire informazioni all'utenza con attività di front-office”. L'amministrazione avrebbe poteva, a loro detta, cercare nuovi locali per collocare l'Agenzia e recedere contestualmente dal contratto di affitto della vecchia Sede, ormai non più idoneo per le mutate esigenze istituzionali.

 

“La Direzione territoriale di Lecce – si legge nella nota stampa fattaci pervenire in redazione – all'epoca dei fatti, si disinteressò quasi totalmente della ricerca del nuovo sito. Dopo aver constatato che l'INPS di Maglie non poteva ospitare, per motivi logistici, la nuova Agenzia, il Dirigente delegò la Responsabile della ex- sede C di trovare dei locali idonei”. USB si adoperò per la risoluzione del problema dopo aver contrastato la chiusura totale della sede, ottenendo anche con l'interessamento delle istituzioni locali il male minore e cioè la riduzione ad agenzia. “Questo poiché ritenevamo assurda per l'utenza del territorio interessato – prosegue il comunicato – la privazione di un fondamentale servizio dello Stato Sociale in favore della cittadinanza e soprattutto perché credevamo (e lo crediamo tutt'ora) che l'Istituto non debba ulteriormente arretrare da un territorio così importante privandolo di un presidio di legalità (con particolare riferimento all'ottima collaborazione della Sede con alcune istituzioni locali quali il comando dei Carabinieri, lo SPESAL e la Guardia di Finanza di Maglie)”.

 

“Fu, quindi, anche con il nostro intervento che il Comune di Maglie, nella persona del Sindaco offrì ‘in comodato d'uso gratuito’ un intero piano della struttura ASL di Via Galati 1, che si sarebbe resa a breve disponibile nelle more della realizzazione del progetto comunale di riordino e riorganizzazione degli immobili destinati alla ASL poiché era stata prevista la costruzione della nuova Cittadella della Salute a Maglie”. La condizione che posero le Istituzioni alla concessione gratuita dell'immobile fu la promessa, da parte dell'INAIL, di realizzare un piccolo "polo di eccellenza" per il recupero del gesto lavorativo degli infortunati sul lavoro; tale progetto poi, mediante apposita convenzione, si sarebbe dovuto estendere anche alla ASL perché ne potessero fruire tutti i cittadini invalidi.

 

Nacque, quindi, un apposito progetto dai Dirigenti Medico-Legali della Sede di Lecce e della Sovraintendenza Medica Regionale che prevedeva oltre alle attività medico-fisiatriche, necessarie per "il recupero del gesto lavorativo del disabile", anche il trasporto a Maglie delle attrezzature fisioterapiche, comprate dalla Direzione Centrale, inviate alla Sede di Lecce, nonché l'intervento programmato con cadenza mensile dei tecnici dell'INAIL di Vigorso di Budrio al fine di preparare e somministrare piani riabilitativi individuali agli infortunati interessati. La nuova agenzia di Maglie, in Via Galati 1, fu aperta il 30.04.2014 dopo una serie di lavori di natura strutturale, pagati dall'INAIL, per mettere a norma i locali – secondo le prescrizioni ASL – al fine di ottenere il rilascio dell'autorizzazione sanitaria per l'espletamento delle attività mediche ambulatoriali. “Negli ultimi mesi del 2014, venne chiesta l'autorizzazione sanitaria e l'agibilità dei locali che “a tutt'oggi manca – aggiungono – poiché l'INAIL non ha mai più effettuato un versamento di circa 100 euro (per contributi e tasse fisse)”.

 

“Ebbene, ancora oggi l'Agenzia di Maglie non funziona – precisano – aperta al pubblico tre volte alla settimana ma solo per fornire informazioni di front-office. Non è mai stata effettuata una sola visita medica!”. In tal modo, tutta l'attività del Centro Medico-Legale di Maglie è ricaduta sulla Sede di Lecce che, nei giorni di minore afflusso, effettua almeno 60/70 visite al giorno. Ciò ovviamente comporta un notevole aggravio di lavoro per il personale della Sede Provinciale. Non solo. Tutta l'utenza del territorio di competenza di Maglie si riversa nel capoluogo. Ciò ha determinato un notevole disagio, in particolar modo agli infortunati – la parte debole di tutta questa incredibile vicenda – che ormai “da 2 anni sono costretti a recarsi fino a Lecce (dai 60 agli 80 km tra andata e ritorno) per essere sottoposti ad una visita medica che potrebbe essere effettuata a 10 km di distanza dal loro domicilio!”.

 

Pare inoltre che a breve, nella Sede di Lecce, verrà aperto un ambulatorio di fisiatria/fisioterapia e che tutta l'attrezzatura fisioterapica, a suo tempo trasportata a Maglie, tornerà a Lecce perché possa partire questo nuovo progetto! “Viene naturale chiedersi, che senso ha avuto la nascita della nuova Agenzia di Maglie se poi c'era la precisa volontà politica dell'amministrazione di lasciare che tutto morisse in un mero progetto che doveva accontentare solo formalmente le richieste del Sindaco e della ASL di Maglie?”, si chiedono sempre Puglisi e Timo.

E poi ancora, “Che senso hanno avuto i soldi spesi per mettere a norma i nuovi locali di una sede INAIL che, si sapeva già, mai avrebbe funzionato?”, “Che senso hanno avuto le spese sopportate per il trasporto delle attrezzature fisioterapiche da Lecce a Maglie, se poi le stesse sarebbero dovute tornare a Lecce nuovamente?” e poi “Perché, con una sede nuova e funzionante l'amministrazione vuole creare disagio a tanti lavoratori che avrebbero pur diritto alle cure INAIL vicino casa?”

“Crediamo, in questo caso – conclude la nota – che si possa parlare legittimamente (e non solo, come spesso accade, demagogicamente) di spreco di denaro pubblico!”.

 

DAL WEB www.leccenews24.it/politica/-che-fine-ha-fatto-l-agenzia-inail-di-maglie--il-sindacato-usb-chiede-chiarimenti.htm

 

 

www.leccesette.it/dettaglio.asp

www.tagpress.it/cronaca/agenzia-inail-di-maglie-uno-spreco-per-usb-20160712