“L’ennesima tragedia che vede spezzata la vita di uomini, donne e bambini è il risultato anche di leggi ingiuste e della politica delle indifferenze a scapito della salvaguardia dei diritti e dignità delle persone” così esprime tutta la sua indignazione Soumahoro Aboubakar, del Movimento Migranti e Rifugiati
“Questa tragedia ha le caratteristiche di un vero crimine e non di una mera fatalità della natura, inumana conseguenza del fatto che intere nazioni e vaste regioni vengono condannate a vivere sempre sotto la politica delle guerre, degli accordi bilaterali all’insegna della costruzione dei campi etnici dentro e fuori della fortezza Europa come si è visto in Libia in questi anni” continua l’attivista del Movimento Migranti e Rifugiati".
"Giù la maschera delle lacrime di coccodrillo e dell’ipocrisia. Perché il tessuto legislativo dentro il quale noi migranti e rifugiati ci troviamo oggi è fatto sempre di più di norme xenofobe che alimentano lo sfruttamento come la legge Bossi-Fini, di norme che chiudono i rifugiati all’interno di una gabbia come il famigerato Dublino II diventato oggi Dublino III, di partiti e forze politiche razziste e xenofobe che hanno fatto della loro ragione d’essere la caccia ai diversi come i rom, i migranti, i rifugiati e domani i precari e disoccupati”, continua Soumahoro.
“Lanciamo e invitiamo a costruire presidi e volantinaggi in tutte le città in nome della memoria delle vite finite nel mare mediterraneo oggi diventato un grande cimitero. Queste iniziative ci porteranno ai due giorni di mobilitazione nazionale a Roma il prossimo 18 ottobre gomito a gomito, attraverso uno spezzone migranti e rifugiati, ai lavoratori in sciopero e il 19 ottobre per il diritto al reddito e alla casa” conclude l’esponente del Movimento Migranti e Rifugiati e dell’USB.