Ieri 3 novembre si è svolto l’incontro fra il Commissario ed il personale dell’ENEA di Frascati. Fra le altre cose, durante un intervento del pubblico ci è toccato sentire che i precari che da anni sono in servizio presso l’Ente con le forme contrattuali più stravaganti – incluse le terzializzazioni, sulle quali il Commissario si è affrettato a dire “non possono esserci” – siano troppo stagionati per un ente di ricerca, e che vadano cercate forze “fresche” all’esterno.
Il paradosso consiste nel fatto che a fare questa affermazione sia stato uno dei nostri colleghi che – come conseguenza della Circolare Commissariale nº 5/2009 – rimarrà in servizio, nonostante il raggiungimento dei limiti previsti dalle leggi n. 133/08 e 15/09 lo avesse posto fra coloro in predicato di pensionarsi quest’anno.
E con notevole spirito di servizio, aggiungeremmo, perché questo gli costerà – come pure a tutti gli altri colleghi nelle sue stesse condizioni – un 10% secco sull’importo della pensione, a fronte di un 1,9% di rivalutazione. Parole dell’esperto del SOLE 24 ORE (numero del 2-11-2009, rubrica “L’esperto risponde”, in risposta al quesito nº 3890 presentato da un dipendente dell’INPDAP). Le scelta di uscire o restare nel mondo del lavoro dipende da numerosi fattori, ma è basata sulle informazioni di cui disponiamo. Se queste sono insufficienti o fuorvianti si configura un danno difficilmente recuperabile.
Anche per questo – unica organizzazione sindacale - firmammo l’accordo Prot. ENEA/2009/39397/RUM-SIND in tema di collocamento a riposo.
La circolare nº 5, che invece si basa su un successivo accordo che abbiamo rigettato, offre una sponda a chi – pur avendo raggiunto i limiti di età o anni di servizio previsti dalla legge – non vuole ancora uscire dal mondo del lavoro.
Vogliamo che la stessa solerzia sia dimostrata verso coloro che, dopo un decennio di permanenza precaria nell’ente, ieri sono stati considerati “troppo vecchi” per sperare in un contratto a tempo indeterminato.
USI/RdB Ricerca ENEA