La RdB-CUB ha deciso di autoconvocarsi da lunedì 16 febbraio in via permanente presso la sala Gianni Billia della Direzione Generale dell’INPS, per sollecitare l’amministrazione a riprendere il confronto sindacale interrotto da oltre un mese. Nel corso dell’iniziativa di lunedì scorso, la delegazione della RdB-CUB ha incontrato il Commissario Straordinario dell’Ente al quale ha chiesto, in qualità di Presidente della Delegazione trattante, di adoperarsi per la ripresa delle trattative.
E’ stato inoltre fatto presente al Commissario Mastrapasqua che la RdB-CUB non tollera una richiesta di aumento della produttività a fronte di un taglio netto degli incentivi. Sempre più incerta, infatti, la restituzione delle somme decurtate con la Legge 133 del 2008, con il governo che punta a sottrarre alla contrattazione la quantificazione e l’utilizzo del salario accessorio.
Il Commissario Mastrapasqua ha raccolto le preoccupazioni della RdB-CUB e ribadito il massimo impegno per il recupero delle risorse economiche, non potendo comunque fornire rassicurazioni concrete. Si ha la netta impressione che si stia navigando a vista e dilazionando i tempi in attesa di eventi e scelte favorevoli. Nel frattempo, tuttavia, ai lavoratori si chiede di lavorare di più e questo non può essere accettato.
Nella seconda giornata di mobilitazione l’amministrazione ha preso le contromisure, serrando le porte d’ingresso al II piano della Direzione Generale per impedire alla RdB-CUB di arrivare alla sala Gianni Billia. L’iniziativa si è comunque svolta e la delegazione della RdB ha incontrato il Responsabile delle Relazioni Sindacali, al quale ha chiesto maggiore disponibilità al dialogo. L’autoconvocazione continuerà anche nella giornata odierna ed in quelle a seguire, fino ad ottenere la ripresa delle trattative.
ANCORA UN ACCONTO, E IL SALDO?
Nel frattempo qualche solerte sindacato ha annunciato che a fine mese sarà erogato, come lo scorso anno, un congruo acconto sull’incentivazione 2008, pensando magari di distrarre l’attenzione dei lavoratori dai problemi dell’incentivazione 2009.
Perché non ci si interroga sul perché non viene erogato il saldo definitivo, visto che l’accordo è stato firmato il 13 novembre del 2008? Perché l’amministrazione non informa i sindacati sulle ragioni che spingono i ministeri vigilanti a non dare il via libera al contratto integrativo INPS?
I NO ARRIVANO ALL’ARAN
Sembra che i ministeri vigilanti abbiano eccepito sulla scelta di inserire nel contratto integrativo 2008 le risorse economiche previste dall’art. 36 del CCNL 2006-2009, che dovevano trovare applicazione con apposito accordo, come previsto dall’art. 38 dello stesso CCNL. La firma definitiva all’Aran, questo pomeriggio, dell’accordo del 23 dicembre, potrebbe sbloccare anche il contratto integrativo INPS.
La RdB-CUB sottoscriverà la ratifica dell’accordo sull’art. 38, mentre rifiuterà di apporre la firma sul contratto collettivo nazionale 2008-2009, confortata dalla valanga di NO espressi dai lavoratori nella consultazione del 10 febbraio.
La delegazione della RdB porterà oggi all’Aran l’urna con i voti espressi dai lavoratori del Parastato a Roma, in rappresentanza della netta bocciatura nazionale del contratto firmato da una minoranza rappresentata da CISL e UIL.