L’UNICA DIFESA EFFICACE PER LA CLASSE OPERAIA
E’ QUELLA DI LOTTARE CONTRO LO SFRUTTAMENTO CAPITALISTICO!
Il giorno 15 marzo 2013, a Thiene, una riunione di lavoratori iscritti e non al sindacato USB, ha sviluppato delle lucide considerazioni sulla condizione operaia e sulla situazione economicosociale
del paese. La crisi economica del sistema capitalistico continua inesorabilmente: licenziamenti,
fallimenti, contratti di “solidarietà”, ecc..., colpendo ogni giorno la classe operaia. La crisi non è dovuta all’incapacità di “programmare”, oppure ad “errori” di gestione dell’azienda, o alla disonestà di questo o quel manager, o politico. Ma invece è strutturale al sistema capitalistico, come è dimostrato dalle crisi contemporanee in tutti i paesi industrializzati del globo perchè il capitale non conosce nessuna umanità e nessuna legge se non quella che gli permette il continuo aumento del proprio profitto. Così cresce l’esercito dei disoccupati e il ricatto sugli occupati si fa sempre più forte.
Industriali e sindacati di regime, con l’appoggio dei governi firmano accordi e contratti sempre più al ribasso, e la competizione fra i lavoratori cresce sempre di più. Di fronte a questa terribile crisi economica, i lavoratori possono difendersi solo se agiranno sempre più uniti, superando le divisioni fra azienda, categoria e nazionalità; è questo ciò che teme il padronato, teme la possibilità che la lotta contagi gli altri lavoratori. Per tornare a lottare veramente contro il sistema di sfruttamento, i lavoratori devono unirsi e organizzarsi, questo è il primo passo per il ricompattamento di un’azione efficace di difesa.
Mentre l’economia capitalistica sopprime interi rami d’industria, non deve essere l’operaio a continuare a sostenere il proprio sfruttamento. I lavoratori, i precari e disoccupati, devono rivendicare con la lotta il diritto di vivere contro i loro sfruttatori. Il sindacalismo di regime (cgil, cisl, uil) fa di ogni crisi e vertenza aziendale un caso a sé stante, da affrontare in modo separato da quello che accade nelle altre aziende, così da dividere la classe operaia e condurla in ordine sparso alla… sconfitta! In questo senso il movimento dei lavoratori deve inserire fra i propri obiettivi di lotta quelli generali e intercategoriali quali: un aumento generalizzato dei salari, una drastica riduzione dell'orario di lavoro, la difesa della salute in fabbrica e fuori, salario pieno ai lavoratori licenziati e ai disoccupati.