Centinaia di lavoratori hanno partecipato ieri al presidio/manifestazione indetto dalla USB in Piazza Vidoni a Roma per rivendicare dignità e diritto alla carriera dei lavoratori dei ministeri inquadrati nell’area I.
Dopo anni di sfruttamento per le mansioni superiori svolte senza un centesimo di riconoscimento economico, i manifestanti hanno chiesto a gran voce una soluzione normativa che permetta loro di transitare nell’area II per vedere riconosciuta la propria professionalità e la possibilità di un percorso di carriera.
Tanti sono stati gli interventi di lavoratrici e lavoratori che, succedendosi al microfono, hanno testimoniato episodi di sfruttamento negli uffici e condizioni di sofferenza per il mancato riconoscimento del lavoro effettivamente svolto.
Mentre la manifestazione era in corso, una delegazione è stata ricevuta dagli organi di vertice della Funzione Pubblica. Durante una discussione molto ampia, la USB ha ribadito la necessità di una soluzione per i lavoratori interessati contestualizzandola nella rivendicazione dell’Area unica quale unico risultato possibile del percorso di revisione dell’ordinamento professionale che troppo faticosamente sta procedendo all’Aran nonostante le pressanti richieste, peraltro in solitudine, di questa Organizzazione Sindacale.
Una soluzione intermedia, quindi, da ricercarsi nella palude, nella quale le sigle firmatarie dell’ultimo CCNL hanno abbandonato i lavoratori dei ministeri, di un vecchio e stantio ordinamento professionale nell’ottica del raggiungimento dell’Area unica senza sbarramenti.
La Funzione Pubblica, preso atto delle richieste della USB, ha garantito la propria disponibilità e impegno, contrariamente al passato, ad agevolare, in tutte le Amministrazioni, i passaggi verticali dall’area I all’area II anche mediante la rimodulazione degli organici. Allo stesso tempo, si è anche impegnata a fornire le opportune direttive all’Aran in merito alla revisione dell’ordinamento professionale per consentire il dovuto sblocco delle carriere.
È chiaro che la mobilitazione di ieri, dopo anni e anni di immobilismo e disinteresse delle altre organizzazioni sindacali, rappresenta per la USB soltanto la prima tappa di un percorso che dovrà comunque portare al risultato atteso. È necessario che i lavoratori mantengano alto il livello di attenzione e di mobilitazione per supportare questa vertenza.
INSIEME SIAMO IMBATTIBILI
Esecutivo USB PI Ministeri