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Lavoro e Previdenza Sociale

LAVORATRICI MADRI E CENTRALINISTI NON VEDENTI

Roma,

(Dopo più di un anno……)

 

Nella lettera/comunicato datata 12 novembre 2014, che si allega, avevamo segnalato all’ Amministrazione ingiustificate penalizzazioni economiche sul salario accessorio e la indebita decurtazione delle ferie a seguito di fruizione del congedo parentale ex D.lgs 151/2000 per le lavoratrici madri in servizio presso il Ministero del Lavoro.
A novembre del 2015 la Federazione USB Salerno il 12 novembre 2015 inviava alla DTL di Salerno un atto di diffida in merito al mancato pagamento, relativo a diverse annualità, di parte dell’indennità di cuffia spettante al personale con mansione di centralinista non vedente. Alla fine di novembre dello stesso anno seguiva un comunicato da parte del Coord. Nazionale Lavoro USB all’ Amministrazione e ai lavoratori, nel sospetto ( che ora si è fatta certezza) che quel fenomeno fosse più esteso.
In particolare, questa O.S. chiedeva il semplice ripristino dei diritti inviolabili dei lavoratori.
E’ passato più di un anno dalla prima segnalazione, alcuni mesi dalla seconda e a tutt’oggi nulla è stato fatto per porre rimedio alle discriminazioni economiche e alla fruizione delle ferie, perpetrati ai danni di categorie protette che il nostro Ministero è deputato a tutelare.
Unico, timido segnale è stato quello lanciato ( a onor del vero) dalla Dott.ssa Cresti durante il primo incontro sul FUA 2015, con il quale l’ Amministrazione intende portare all’attenzione delle altre OO.SS. tali problematiche !?!
Insomma dopo un anno e passa di pesanti silenzi per le lavoratrici madri, dopo mesi dove s’ignorano i diritti dei centralinisti non vedenti, la soluzione appare la contrattazione all’interno del FUA 2015 !?!
Cosa c’è da contrattare ?
 I diritti inviolabili sono stabiliti da norme di legge e non possono essere superati da accordi tra le parti.
La disapplicazione del diritto e delle tutele di legge assumono, in questi casi,  l’aspetto di vera e propria discriminazione di genere.
Incredibile che proprio l’ Amministrazione deputata alla loro tutela, penalizzi i propri dipendenti.
Ancora più incredibile che a seguito di segnalazione la stessa Amministrazione non ponga fine a tale discriminazione restituendo nell’uno e nell’altro caso ciò che è stato sottratto.
Nel 2009, a seguito di un accordo sul FUA, vi era stato il tentativo di penalizzare economicamente l’istituto della 104; solo dopo le denunce e la battaglia sul tavolo di contrattazione condotta dalla USB il diritto a percepire le somme relative a quei periodi era stato prontamente ripristinato per  l’anno 2010 e vi era stata  la restituzione delle somme indebitamente sottratte ai lavoratori per il 2009.
In quel caso l’ Amministrazione aveva recepito le giuste proteste della USB  e ripristinato il diritto negato.  
Sembrano passati anni luce da quella risoluzione, oppure, l’interesse generale per i diritti e le tutele anche dei propri dipendenti è venuto assolutamente meno !?!
Pretendiamo risposte, da quest’ Amministrazione, che proprio perché deputata alla sviluppo delle politiche di tutela della condizione di lavoro per le lavoratrici in stato di maternità, al rafforzamento e alla difesa dei diritti delle categorie più deboli, deve dimostrare verso questi soggetti maggiore rispetto ed attenzione.

USB/P.I. Coordinamento Nazionale Lavoro e P.S.