LAVORO AGILE: UN’INFORMATIVA GENERICA
(49/23) Si è svolta il 9 agosto la prevista riunione avente ad oggetto l’informativa in materia di lavoro a distanza e l’assegno di garanzia (assegno ad personam) della retribuzione, originariamente riconosciuto ai dipendenti transitati in mobilità da altre amministrazioni – e poi richiesto indietro dall’INPS.
In apertura, l’amministrazione ha presentato la sua proposta, confermando come il lavoro a distanza è e resterà un elemento strutturale ed organizzativo anche per il futuro e sostenendo che l’informativa è preliminare alla futura integrazione delle linee guida sul lavoro agile.
C’è l’intenzione di chiudere per un giorno, a ridosso del fine settimana, le sedi fisiche rimanendo invariato il numero delle ore disponibili per lo sportello ai cittadini, collocando d’ufficio i lavoratori in lavoro da remoto e/o lavoro agile. La proposta non è sufficientemente dettagliata per poter giungere a delle conclusioni, infatti la discussione più volte si è spostata tra l’istituto del lavoro agile e quello del lavoro da remoto. Ricordiamo che in base al CCNL il lavoro a distanza si declina in lavoro agile (già applicato in Istituto) e lavoro da remoto e telelavoro (la cui proroga scade a settembre ma del quale non si è discusso).
Come da USB sottolineato nel corso della discussione, l’articolo 37 del CCNL prevede l’adesione volontaria al lavoro agile, quindi l’imposizione di un giorno fisso (che in estrema ratio dovrebbe essere in aggiunta a quelli già sottoscritti in AULA) sarebbe in contraddizione sia col citato articolo sia con la conciliazione tra vita privata e lavoro, tra gli obiettivi che guidano l’istituto contrattuale citato. Abbiamo inoltre evidenziato che un eventuale giorno di lavoro agile uguale per tutti potrebbe avere anche delle ripercussioni sulle attività dei Centri medici legali recentemente investiti da nuove competenze o di altre strutture e realtà che sono diverse sul territorio.
La chiusura delle sedi porterebbe ad avere dei risparmi di gestione, che nell’intenzione dell’Amministrazione dovrebbero essere riversati nel fondo di lavoratori. Su questo non c’è da parte nostra un contrasto, sebbene sappiamo che tale spostamento non sia facile da ottenere, ma come abbiamo appena scritto, nel rispetto delle norme contrattuali di applicazione e del lavoro dei colleghi, senza inopportune forzature.
Siamo poi contrari alla modifica degli orari di sportello, che dovrebbero prevedere l’apertura pomeridiana o l’aumento delle ore mattutine a fronte dell’eventuale giorno di lavoro a distanza. Ricordiamo che l’Inps sta puntando su altri canali di contatto con il pubblico e che il giorno di lavoro a distanza non è un giorno nel quale non si opera anche un servizio di prossimità al cittadino, quindi, non c’è alcuna necessità di aumentare le ore di sportello fisico.
L’amministrazione intende implementare un meccanismo che renda possibile la rendicontazione di riposi, pause e permessi orari, la USB ha chiesto lumi su questo software, ma la stessa amministrazione dice di aver fornito l’analisi amministrativa ai sistemi informativi ma non ha visionato nessuno strumento. Su questo punto l’attenzione della USB sarà massima.
La USB ha chiesto per i lavoratori neoassunti la possibilità di avere lo smart-working per il giorno 14 agosto e l’apertura del programma AULA per la sottoscrizione del contratto individuale. Il Capo del personale si è impegnato di comunicare con PEI un messaggio per i lavoratori della Direzione Generale e della DST per il 14 ed ha demandato ai direttori regionali analogo provvedimento, inoltre ha affermato che i lavoratori neoassunti non appena terminano il periodo di prova potranno accedere immediatamente ad AULA.
In conclusione, l’informativa è risultata troppo generica e le tante incertezze, non ultimo la mancata quantificazione dei risparmi 2022/23 e la loro eventuale destinazione, hanno portato all’aggiornamento dei lavori a settembre.
Rispetto all’assegno ad personam (assegno di garanzia della retribuzione), originariamente riconosciuto ai dipendenti transitati da altre amministrazioni, l’amministrazione sta valutando la possibilità di una soluzione stragiudiziale per tutti: entro fine settembre la riserva sarà sciolta.
Rispetto alla problematica della vigilanza per l’interpretazione restrittiva della circolare che riguarda le missioni, la discussione è stata, anche in questo caso, rimandata a fine settembre.
La richiesta fatta da tutte le OO.SS di rinviare a settembre i termini per il ricorso sulle pagelline ed è stata accolta dall’amministrazione e sarà differita a metà settembre, seguirà un messaggio ufficiale.
A settembre partiranno anche le PEC per la scelta delle sedi degli idonei al concorso dei consulenti della protezione sociale, la cui immissione in servizio è prevista per i primi di ottobre.
La segreteria USB e tutto il coordinamento nazionale augurano a tutti i lavoratori un sereno Ferragosto.
USB INPS