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Salute // Smart working

Lavoro agile, USB Ministero della Salute: mancata applicazione della nota dgpob 20/12/2023 da parte dei direttori degli uffici centrali e periferici, urgenza amianto Sasn Napoli

Roma,

Si fa riferimento al Regolamento sul lavoro a distanza 20 dicembre 2023, alla nota 3 gennaio 2024 del direttore generale del Personale dott. Celotto e alla direttiva 29 dicembre 2023 del Ministro per la Pubblica Amministrazione Zangrillo, allegate.

Le lavoratrici e i lavoratori, incluso fragili e per motivi familiari e personali,  hanno inviato e stanno continuando ad inviare ai datori di lavoro centrali e periferici del Ministero della Salute i nuovi contratti individuali di lavoro agile con decorrenza 1 gennaio 2024.

Nonostante il dott. Celotto abbia previsto nel Regolamento la continuità con i contratti individuali scaduti il 31/12/2023 e quindi, giustamente, la decorrenza dei nuovi contratti individuali di lavoro agile dal 1 gennaio 2024 dei nuovi contratti individuali con le modalità tre giorni e fino a tre giorni ogni due settimane, molti direttori di Uffici Centrali e Periferici, già diffidati da questa O.S., continuano a prendere tempo, a non firmare gli accordi individuali, a non rispondere agli interessati in forma individuali e a rispondere cose incomprensibili con note collettive senza senso!

Si evidenziano gravi difficoltà per le centinaia di dipendenti del Ministero della Salute che ad oggi si trovano scoperti e costretti a rientrare in servizio e non usufruire dell'istituto del lavoro agile previsto da legge, CCNL-FC 2019/2021 e dal Regolamento 20/12/2023, interrompendo dall'oggi al domani un istituto ormai consolidato con gravi conseguenze sul piano economico, sulla gestione dei figli e sull'organizzazione familiare che in Italia è già difficile per il peggioramento costante dei servizi sociali di assistenza e di aiuto alle famiglie!

In molti già stanno usufruendo del lavoro agile ma con il relativo giustificativo non autorizzato, mentre ad alcuni addirittura dello stesso ufficio risulta essere stato approvato il giustificativo di lavoro agile SW nel sistema HR-Next!

Non appare quello descritto un comportamento corretto da parte dei tanti direttori di ufficio centrali e periferici, servitori dello Stato e non di interessi di qualsivoglia altra natura.

Non risulta corretto, giustificabile e legale non informare le RSU e le OO.SS. come previsto dal CCNL-FC; il lavoro a distanza, come previsto dal CCNL-FC 2019-2021, è materia di informativa alle OO.SS. e alla RSU!

Si rammenta che il lavoro agile comporta benefici in special modo all'Amministrazione per i risparmi sui buoni pasto, sulle bollette e sugli spazi degli uffici, benefici per il consolidato risultato eccellente del lavoro a distanza verificato e certificato dalla pandemia ad oggi, ma ha portato e porta anche benefici all'utenza, alle lavoratrici e ai lavoratori, quasi tutti ormai con età vicina ai 60 anni, in termini di benessere psicofisico, migliore organizzazione/conciliazione dei tempi di lavoro/famiglia, ed infine anche di benefici per tutta la collettività in termini di diminuzione di traffico ed inquinamento nelle città!

Si invitano i direttori degli uffici centrali e periferici a firmare entro la prossima settimana i contratti individuali di lavoro agile con decorrenza 1/1/2024 indicate in prima istanza dalle lavoratrici e dai lavoratori del ministero della salute con le previste modalita' 3+2 giorni e fino a 3+2 giorni ogni 2 settimane, e a favorire con i 5 giorni su 5 a settimana i "fragili" e coloro che hanno rappresentato e rappresenteranno motivi familiari e personali declarati nella direttiva del ministro zangrillo del 29/12/2023, nella nota del d.g. del personale del 3/1/2024 e dal regolamento lavoro a distanza del 20/12/2023, in tutte le loro forme, dai figli minori alle disabilita' personali, dai caregivers alle disabilita' familiari, dai motivi di salute a tutte le altre esistenti.

La giustificazione dei direttori di uffici periferici di non concedere il lavoro agile per carenza di personale non regge, come risposta collettiva ai nuovi contratti individuali dei dipendenti, non solo non e' valida, ma di certo non è etica e non dimostra il coraggio richiesto di questi direttori/datori di lavoro che dovrebbero denunciare al ministro della salute e ai direttori generali tale grave carenza del comparto non dirigente!

Onore ai direttori Uvac-Pcf che lo hanno già fatto all'indomani del licenziamento dei 16 colleghi licenziati il 31/12/2023!

Il lavoro agile non sottrae compiti agli uffici, ne' servizi all'utenza, in quanto essi sono resi interamente per competenza del personale del comparto non dirigente e non medico del Ministero della Salute, tramite le procedure da remoto messe a disposizione dalla p.a. e dal ministero della salute!

Si conferma lo stato di agitazione fino alla completa approvazione dei nuovi contratti individuali con decorrenza 1/1/2024 cosi' come inviati in prima istanza ai datori di lavoro e direttori degli uffici centrali e periferici!

Per i dipendenti del SASN di Napoli si chiede, da subito la concessione di 5 giorni su 5 a settimana di lavoro agile, per il gravissimo stato aberrante, di insicurezza, insalubrità, disapplicazione totale del d.lgs 81/08, di assurda ed incresciosa situazione esistente a danno delle lavoratrici e dei lavoratori del SASN di Napoli, che stanno subendo l'arroganza di Inail e del complice silenzio/assenso del datore di lavoro Usmaf-SASN Campania-Sardegna e del ministero della salute centrale, per l'illegale avvio del cantiere Inail dal 25/9/2023 per i previsti lavoro di ristrutturazione, rimozione e bonifica dell'amianto nel palazzo di via San Nicola alla dogana in Napoli, in totale assenza delle procedure prescritte dal d.lgs.81/08 e dalle leggi sulla sicurezza!!

Tale situazione porterà il SASN di Napoli alla ribalta dei media della procura della repubblica e degli organi competenti, che in parte sono già stati oggetto di denuncia da parte della federazione USB Campania.
 

Roma, 5 gennaio 2024

Pietro Paudice, Claudia Perasso, Mario Giaccio

Lucio Vitale, Stefano Coppari

USB Pubblico Impiego

Coordinamento nazionale

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