Mercoledì 27 Giugno è il giorno in cui Monti ha deciso che i diritti dei lavoratori dovranno essere stracciati per dimostrare alla Banca Centrale Europea, al Fondo Monetario Internazionale, alla Commissione Europea ed al Consiglio Europeo del 28 Giugno, che il governo italiano “ha fatto i conti”.
I lavoratori saranno sacrificati, ma i mercati finanziari non si placheranno: Monti lo sa, ed è per questo che dopo aver ottenuto la cancellazione dell’art.18 , l’aumento della precarietà e la libertà di licenziamento, si prepara a disfarsi di migliaia e migliaia di dipendenti pubblici, al taglio dei loro stipendi, alla riduzione drastica dei servizi.
Dopo lo sciopero generale del 22 giugno scorso, USB torna dunque a mobilitarsi e dà appuntamento a Roma in piazza SS Apostoli, dove prosegue il presidio permanente nella tendopoli della protesta, per far sentire a questo governo, ai partiti che lo sostengono e a CGIL CISL UIL UGL loro complici, che la vita dei giovani, dei precari, delle donne, dei pensionati, dei senza casa non è nelle loro mani; per contrastare la controriforma del mercato del lavoro, contro la spending review e l’attacco al pubblico impiego. Per riprenderci i diritti e mandare a casa Monti.
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